Elezioni Anci Calabria, il sindaco De Caprio: “Attendiamo parere su legittimità”
Il sindaco del Comune di Orsomarso, Antonio De Caprio, pone il dubbio sulla legittimità dell’elezione del primo cittadino di Pizzo Calabro come presidente Anci Calabria, perché in occasione della riunione i sindaci di Cosenza e Catanzaro avevano chiesto un rinvio dell’assise.
“Fermo restando la questione sulla legittimità riguardante la regolarità e la titolarità della convocazione dell’assemblea dei sindaci calabresi, che ben ha sollevato prontamente il collega Mario Occhiuto, per cui attendiamo un’opportuna verifica dagli organismi deputati circa la sua validità, quello che tengo a sottolineare al sindaco di Pizzo, oggi presidente di quell’associazione che dovrebbe rappresentare le esigenze e la rappresentatività dei Comuni calabresi, è di non lasciarsi sfuggire l’occasione di impegnarsi concretamente a favore delle legittime istanze delle politiche di gestione e sviluppo che le amministrazioni comunali cercano di portare avanti con grande difficoltà, anche per colpa di un governo regionale decisamente poco attento e qualificato nelle sue azioni in favore dei Comuni”.
“Da quando qualche mese fa il presidente nazionale dell’ANCI, Antonio Decaro, lo ha incaricato temporaneamente alla guida dell’assemblea regionale - prosegue la nota di Antonio De Caprio - il sindaco di Pizzo non ha prodotto granché in tal senso, tanto da non aver neanche contrastato l’azione illogica del suo amico di partito, Mario Oliverio, circa la vergognosa delibera attuata contro quei Comuni che si sono dimostrati virtuosi nella raccolta differenziata, obbligando così, a chi è alla guida delle amministrazioni, di imporre un’ennesima gabella per i cittadini a causa di un consequenziale e indiscriminato aumento delle tariffe sui rifiuti. Attendiamo fiduciosi che si ripristini l’interesse superiore della collettività, rappresentata principalmente dai sindaci, veri riferimenti del territorio, oggi sempre più in balia di un’infausta politica nazionale e di un governo regionale inadatto e incapace di sostenere l’azione di sviluppo di cui la Calabria necessita fortemente, quanto disperatamente”.