Assemblea Anci su rifiuti e trasporti: i sindaci della Calabria contro aumenti e tagli operati dalla Regione
Un importante appuntamento attende i sindaci della Calabria domani a Lamezia Terme per l’assemblea convocata dal sindaco di Crotone e presidente di Anci Calabria Peppino Vallone a seguito del Direttivo che si è tenuto nei giorni scorsi. Sul tavolo dei primi cittadini, convocato alle ore 10 all’Hotel Lamezia, si è abbattuto come un macigno la rimodulazione della tariffa regionale dei rifiuti solidi urbani per l’anno 2014.
Quella operata dalla Regione Calabria, presentata sotto il nome di rimodulazione, è in realtà - e secondo i sindaci - un vero e proprio aumento. Un raddoppio, in pratica, delle attuali tariffe che viene a minare ancora di più la tenuta economica di tanti comuni della Calabria, che penalizza i cittadini e al quale non corrisponderebbe un servizio efficiente ed efficace. Solo per fare riferimento alla tariffa di conferimento dei rifiuti urbani indifferenziati si passerebbe dall’attuale 91,84 € per tonnellata a 176,29. Nel provvedimento del Dipartimento Politiche per l’Ambiente della Regione Calabria è tutto un rosario di aumenti che andrebbero dal 100% al 300% se si guarda ad altre categorie come RSU o trattamento della frazione organica.
"Questi aumenti stridono con la tariffa di smaltimento ponderata nazionale che - affermano dall'Anci - si attesta sui cento euro. La Calabria schizza in avanti senza che a questo clamoroso aumento corrisponda una effettiva politica di gestione efficace del ciclo dei rifiuti". I sindaci della Calabria hanno così deciso di "non assistere passivamente a queste decisioni che passando sulla testa dei Comuni ricadono su di essi e sui cittadini in maniera devastante" e domani si incontreranno a Lamezia per discutere della situazione e per "adottare tutte le iniziative tese alla salvaguardia degli interessi delle comunità amministrate".
Altro tema caldo dell’assemblea sarà quello dei trasporti. Anche in questo caso si sarebbe assistito a tagli lineari ed indiscriminati "che stanno profondamente incidendo sul diritto alla mobilità dei cittadini calabresi".