Mafia. Cdm scioglie i comuni di Lamezia, Cassano, Isola, Gioiosa e Petronà
Il Consiglio dei ministri, nel corso della seduta convocata a palazzo Chigi nel pomeriggio di oggi, ha sciolto il Comune di Lamezia Terme per infiltrazioni mafiose. Analoghi provvedimenti, con la stessa motivazione, sono stati adottati dall’esecutivo per altri quattro enti calabresi: Cassano allo Jonio, Isola Capo Rizzuto, Marina di Gioiosa Jonica e Petronà.
Per il Comune di Lamezia, oltre 70 mila abitanti, quello di oggi è il terzo scioglimento per infiltrazioni mafiose nella sua storia dopo quello del 1991 e del 2003.
La Commissione d’accesso si era insediata a Lamezia Terme il 9 giugno scorso, quando ormai da tempo l’ipotesi dell’accesso antimafia al Comune era diventata sempre più concreta dopo l’operazione “Crisalide” contro la cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri.
Il 6 settembre era poi arrivata la richiesta di proroga per altri tre mesi firmata dal prefetto di Catanzaro Luisa Latella. I loro lavori si erano però conclusi prima dello scadere del termine previsto per dicembre. La proposta fatta al Ministero dell’Interno, con una relazione specifica, è stata quella dello scioglimento.