Riunito senza Oliverio l’Osservatorio Regionale degli Enti locali
Si è riunito ieri pomeriggio dopo sette mesi, a seguito di pressanti richieste dei presidenti UPI ed ANCI Calabria, Enzo Bruno e Gianluca Callipo, l’Osservatorio Regionale previsto dalla legge Delrio per la definizione del conferimento delle deleghe, da parte della Regione, relative alle funzioni residuali e non fondamentali ed alla conseguente garanzia della programmazione economica e finanziaria dei bilanci delle province.
L’incontro, tenuto nella sede della Presidenza della Regione Calabria ma al quale ancora una volta è stato assente il presidente Mario Oliverio, ha visto la partecipazione di Enzo Bruno, presidente della Provincia di Catanzaro e di Upi Calabria, accompagnato dal dirigente del settore Ragioneria Pino Canino, dal consigliere provinciale delegato alla Viabilità, Ciccio Severino e dal consulente Ciccio Caparello; il presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, e il dirigente generale Antonio Molinari; il presidente della Provincia di Crotone, Nicodemo Parrilla, e il dirigente del settore Ragioneria Michele Scappatura; in rappresentanza del presidente di Vibo Valentia, Andrea Niglia, il consigliere provinciale Pasquale Fera. Al tavolo dell’Osservatorio permanente, oltre al presidente di Upi Calabria, il neo eletto presidente di Anci, il sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo e il vice presidente della Giunta Regionale, prof. Antonio Viscomi, del quale è stato apprezzato lo sforzo nel condividere la necessità di velocizzare la definizione legislativa e pattizia dei molteplici problemi sul tappeto che ineriscono servizi e funzioni da garantire ai cittadini.
Il presidente dell’UPI Calabria, Enzo Bruno, nel dare atto al vice presidente, prof. Viscomi, di avere garantito presso la Presidenza Consiglio Ministri una impostazione di responsabilità istituzionale e di coerenza ed impegno comune con l’UPI Calabria, condizione che ha consentito alla Regione Calabria di avere 28 milioni di euro per il piano regionale trasporti, ha sottolineato però l’esigenza non più rinviabile di dovere ridefinire, tramite una urgente proposta di legge di iniziativa della Giunta Regionale, sia l’attribuzione delle funzioni residuali - quali parchi, musei, strutture sportive alle Province - che un nuovo assetto legislativo e funzionale del governo locale in piena attuazione e rispetto delle vigenti norme costituzionali. Si tratta di scelte prioritariamente politiche che debbono considerare le Province e le autonomie locali calabresi il braccio armato ed operativo della Regione che a sua volta deve legiferare e programmare, delegando ai territori la gestione di competenze e funzioni finora rimaste nel limbo o peggio, non più garantite come in precedenza alla legge Delrio.
Il presidente Enzo Bruno - del quale è stata condivisa e apprezzata in maniera unanime la relazione da parte dei colleghi di Cosenza, Vibo e Crotone – ha ricordato il recente monito della Corte dei Conti e le raccomandazioni del Congresso Europeo dei Poteri Locali, che auspicano il ripristino delle prerogative costituzionali e dell’autonomia organizzativa e finanziaria delle Province a garanzia dei servizi fondamentali e residuali da erogare ai cittadini. Bruno, inoltre, ha richiamato l’esigenza e l’urgenza di valorizzare le quattro funzioni fondamentali assegnate dalla legge Delrio alle Province (edilizia scolastica, viabilità, trasporti, ambiente); in particolare ha denunciato l’assenza di interlocuzione della Regione con le Province in materia di ambiente e trasporti (piani provinciali, pianificazione strategica, rifiuti, ATO, autorità idrica, incendi boschivi, ecc.), materie di competenza provinciale per le quali la Regione finora ha persino negato ai tavoli di confronto la presenza obbligatoria delle province, alle quali sono state lasciate solo le grane burocratiche delle autorizzazioni.
Il presidente della Provincia di Cosenza, Iacucci, ha evidenziato che “problematiche altrettanto importanti sono quelle del costo dei mutui in capo alle Province che limitano pesantemente l’approvazione dei rispettivi bilanci e quelle della ex polizia provinciale, sia per quanto riguarda le competenze stipendiali anticipate dalle province, che per la necessità di armonizzare ed uniformare le funzioni residuali già in capo alla stessa polizia provinciale sul territorio regionale”.
Problema di valenza strategica rimane ancora quello del mercato del lavoro e dei centri per l’impiego che, se per il 2018 vede nella legge di bilancio in discussione alle Camere la soluzione definitiva per il trasferimento dei circa 400 dipendenti alla Regione Calabria, vede finora sospesa, senza alcuna motivazione plausibile da parte del Dipartimento regionale competente, la sottoscrizione delle convenzioni con le singole province a garanzia delle spese sostenute ed anticipate dalle stesse, sia per gli stipendi dei dipendenti che per la gestione dei servizi, tutto ciò anche a dispetto della reiterata presenza di network nazionali che ne denunciano i pesanti disservizi.
Infine, al tavolo dell’Osservatorio regionale Enzo Bruno, a nome di tutte le Province calabresi, ha evidenziato con forza il problema prioritario d’ordine sociale relativo alla garanzia della copertura finanziaria dei servizi da erogare ope legis agli studenti disabili delle scuole calabresi, purtroppo aumentati in via esponenziale, soluzione per la quale, sulla base della formale quantificazione numerica e territoriale dei soggetti interessati e delle conseguenti quote finanziarie previste per legge, il vice presidente, prof. Viscomi, si è impegnato a garantire con urgenza il trasferimento delle somme dovute alle singole province.
I lavori dell’Osservatorio regionale, dopo diverse ore di confronto spesso acceso, ma comunque permeato dalla volontà di una reale soluzione delle problematiche esposte, evidenziata la necessità di un tavolo politico forte e conclusivo che abbia la forza di definire anche scelte strategiche per una Calabria migliore, sono stati aggiornati al prossimo mercoledì 7 novembre per la necessaria presenza di una diretta interlocuzione politica, finora disattesa, tra il presidente della Giunta regionale, del cui pensiero finora non si ha una compiuta conoscenza, i presidenti delle Province di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia ed il presidente dell’ANCI Calabria.