A Bagnara le reliquie di Santa Teresa, carmelitana consacrata più di un secolo fa
A 130 anni esatti dall’entrata della quattordicenne francese Teresa Lisieux in convento dopo l’incontro con papa Leone XIII, le reliquie accompagnate da quelle dei suoi santi genitori, i coniugi Zelia e Luigi Martin (canonizzati il 18 ottobre di due anni fa da Papa Francesco) ritornano nel nostro Paese in un anno speciale per l’ordine carmelitano, che in questo 2017 ha celebrato solennemente il novantesimo anniversario della proclamazione di Santa Teresa quale patrona delle Missioni (avvenuta per volontà di Pio XI nel 1927) e il ventesimo anniversario della proclamazione di Teresa di Lisieux dottore della Chiesa.
Proprio il 7 novembre infatti le reliquie della grande santa dell’ordine carmelitano e dei suoi santi genitori che all’Ordine del Carmelo diedero ben quattro figlie fattesi suore carmelitane, giungeranno nella suggestiva chiesa in cui ha sede l’Arciconfraternita di Maria SS Monte Carmelo fondata nel 1685, la più antica di Bagnara, unica tra quelle della cittadina calabrese ad essere stata risparmiata dalla distruzione del terremoto del 1908, rappresenta una delle più apprezzate testimonianze dell’arte barocca tardo-settecentesca nell’Italia meridionale, ed è visitata da gruppi di pellegrini provenienti da ogni parte della Calabria e del Sud Italia.
Durante la ricorrenza saranno presenti, assieme alla cittadinanza i confratelli dell’Arciconfraternita, il suo Consiglio d’amministrazione presieduto dal Priore Santo Versace che hanno organizzato il Pellegrinaggio delle Reliquie, l’arcivescovo di Reggio Calabria, Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, le autorità cittadine, i rappresentanti delle realtà ecclesiali e civili bagnaresi e le forze dell’ordine.
Denso il programma di appuntamenti religiosi nei due giorni successivi che, fino al 9 novembre, vedrà coinvolti anche gli alunni delle scuole bagnaresi per onorare la giovane santa Teresa (morta a soli 24 anni) che invitava “tutte le piccole anime” a seguire la via dell’infanzia spirituale, per abbandonarsi con la fiducia dei piccoli all’amore misericordioso di Gesù.
A Santa Teresa di Lisieux furono particolarmente devoti quattro pontefici. Pio XI che nel giro di due soli anni la beatificò (1923) e la canonizzò (durante l’Anno Santo del 1925); Paolo VI, il Papa devoto di Teresa fin da giovane, che nel 1973, in occasione del centenario della nascita, dedicò a Santa Teresa di Lisieux una lettera pastorale e che teneva una reliquia della santa sul suo tavolo di lavoro; Giovanni Paolo II, che da giovane sacerdote si laureò in teologia a Roma con una tesi sulla spiritualità carmelitana di San Giovanni della Croce e che nel 1997 volle proclamare Teresa di Lisieux Dottore della Chiesa; e infine Papa Francesco, che ha confessato di pregarla spesso e di ricevere da questa santa numerose grazie e che nel 2015 ha voluto a Roma le reliquie di Santa Teresa affinché sostassero nella città eterna per tutta la durata del Sinodo sulla famiglia.