Catanzaro. Convegno in Regione su siccità e alluvioni: anteprima dei geologi
L’emergenza siccità e le violente alluvioni che colpiscono sempre più spesso il nostro Paese sono i due fenomeni estremi, causati dai cambiamenti climatici in atto, al centro del convegno nazionale “Acqua: analisi e gestione della risorsa tra siccità e alluvioni” che si terrà domani, dalle 9:00 alle 17:30, nella Cittadella Regionale a Catanzaro.
“Quest’anno all’escalation sempre maggiore di eventi idraulici e idrogeologici, cui assistiamo da tempo, si aggiunge il problema della siccità: due fenomeni estremi, ma correlati tra loro, che purtroppo sono sempre più frequenti. Noi geologi, che siamo gli studiosi della Terra e delle sue dinamiche, avevamo già lanciato l’allarme su queste emergenze” - è quanto afferma il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Francesco Peduto parlando del convegno nazionale.
“Nel campo del dissesto idrogeologico – prosegue il Presidente Cng -, è necessario ricostruire una filiera delle competenze e delle responsabilità, e il quadro normativo di settore nel campo della difesa del suolo va reso coerente con gli obiettivi di una moderna politica di salvaguardia e di tutela del territorio, di gestione e convivenza con il rischio. Anche nel campo della tutela e sfruttamento della risorsa acqua vale lo stesso discorso, il numero di norme e di enti che intervengono nella gestione della risorsa idrica è enorme, con procedure farraginose e obsolete. Basti pensare che la legge principale che le regola è un R.D. del 1933, eppure alcune soluzioni ci sono già nei Piani di settore previsti dalle norme, dai Piani di Gestione a quelli di Tutela delle Acque. E poi, servono investimenti per eseguire studi e ricerche idriche nei serbatoi geologici e per l’ammodernamento delle reti, che mediamente sono un vero e proprio colabrodo con perdite a volte superiori al 50%. Avremmo dovuto cominciare prima ad affrontare seriamente queste problematiche, siamo ancora in tempo, ma se vogliamo che il futuro sia davvero roseo, azioni e provvedimenti concreti non sono più derogabili” - conclude Peduto.
Ad aprire i lavori sarà Alfonso Aliperta, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Calabria, che affronterà il problema della siccità e delle alluvioni a livello territoriale.
“La Calabria a causa delle proprie caratteristiche geologiche e morfologiche – afferma Aliperta - è una regione particolarmente afflitta da questi eventi estremi”. Appare chiaro che, in merito alle politiche messe in campo ai vari livelli tanto è stato fatto ma molto resta da fare. A tal proposito, da tempo, l’Ordine dei Geologi della Calabria richiede la necessità di istituire dei presidi territoriali permanenti, costituiti da geologi e ingegneri idraulici adeguatamente formati, atti a monitorare il territorio, aggiornando continuamente i quadri conoscitivi e programmando gli interventi necessari per la messa in sicurezza che si può raggiungere solo attraverso una corretta conoscenza dei territori e attraverso una corretta pianificazione territoriale”- spiega il geologo.
Durante il convegno, organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geologi, in collaborazione con la Regione Calabria e l’Ordine dei regionale dei Geologi, sarà discusso il tema dell’acqua e le due emergenze ad essa correlate, provocate dal climate change: da un lato la fase di grave siccità che abbiamo attraversato con l’ottobre più asciutto da fine ‘800 che ha causato gravi ripercussioni sulla produzione agricola; dall’altro le intense precipitazioni e l’aumento delle temperature, spesso al di sopra della media su vaste aree dell’Italia.
A queste problematiche, gli esperti del settore insieme a personalità istituzionali cercheranno di fornire risposte concrete auspicando una corretta mitigazione del rischio, razionale e pianificata. In primis, saranno analizzati gli aspetti tecnico-scientifici e normativi sull’analisi e sulla gestione della risorsa idrica alla luce dei sempre più ricorrenti eventi estremi che aumentano il rischio di dissesto idrogeologico nel nostro Paese.
A introdurre l’incontro sarà Giovanni Andiloro della Commissione Nazionale Risorse Idriche Cng, cui seguiranno gli interventi di: Alfonso Aliperta, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Calabria; Fabio Tortorici, Presidente della Fondazione Centro Studi del Consiglio Nazionale dei Geologi e di Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi.
A fare i saluti istituzionali saranno: Gerardo Mario Oliverio, Presidente della Regione Calabria; Gino Crisci, Rettore dell’Ateneo rendese; Armando Zambrano, Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri; Andrea Sisti, Presidente del Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali; Carmelo Gallo, Soggetto Attuatore dell’Ufficio del Commissario all’Emergenza Dissesto Idrogeologico; Fabiola Anitori, Componente XIII Commissione Permanente Territorio, Ambiente, Beni Ambientali al Senato della Repubblica e Riccardo Nencini, Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Il Consigliere Cng, Domenico Angelone, modererà la sessione tecnica sugli aspetti conoscitivi e scientifici in cui si alterneranno numerosi professionisti, tra cui: Filippo Thiery, meteorologo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile; Pasquale Versace dell’Ateneo rendese; Silvia Fabbrocino dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” ed esponente della Commissione Nazionale Risorse Idriche Cng; Giuseppe Mendicino dell’Ateneo rendese; Mauro Grassi della Struttura di missione #ItaliaSicura presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri; Endro Martini, Alta Scuola, Tavolo Nazionale Contratti di Fiume.
Nella tarda mattinata si svolgerà la tavola rotonda moderata da Vincenzo Giovine, Vice Presidente Cng, nella quale interverranno anche Arcangelo Francesco Violo, Segretario nazionale Cng; Gabriele Ponzoni, Segretario della Federazione Europea dei Geologi; Gianluca Callipo, Presidente dell’Associazione Regionale Comuni (Anci Calabria); Angelo Borrelli, Capo Dipartimento della Protezione Civile; Domenico Pallaria, Direttore Generale del Dipartimento Presidenza Regione Calabria; Chiara Braga, Componente VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati.
Per il geologo Francesco Violo "le risposte concrete al problema della scarsità delle risorse idriche sono numerose e possono essere persino a basso costo. Bisogna puntare sulla prevenzione. Innanzitutto, molte formazioni geologiche funzionano come immensi serbatoi naturali di acqua con regime poco influenzato da periodi di siccità. Conoscendo, gestendo, monitorando (e, in alcuni casi, ricaricando) questi serbatoi, possiamo disporre di un volano con cui far fronte alle emergenze. Inoltre è possibile ridurre l’impatto delle derivazioni di acque (soprattutto quelle più preziose come le acque sotterranee), infatti, ancora troppo spesso le opere di derivazione vengono eseguite senza le necessarie buone regole per preservare l’ambiente geologico o, addirittura, in maniera abusiva. Inoltre, si potrebbero adottare soluzioni su scala di bacino che mitighino i fenomeni alluvionali trasformando, dove possibile, gli eccessi in risorsa nei periodi di scarsità”.
La tavola rotonda terminerà con l’intervento del Presidente della Regione Calabria, Gerardo Mario Oliverio il quale anticipa: "ritengo che sia necessaria, e non più procrastinabile in Italia, una riflessione e un’iniziativa per realizzare una strategia nazionale al fine di mettere il Paese nelle condizioni di fronteggiare un problema molto serio, determinato dai cambiamenti climatici, attraverso adeguate misure, rispondenti alle diverse condizioni territoriali. In Calabria, abbiamo programmato 230 milioni di euro per frane e alluvioni, 80 milioni per erosione costiera e altri 26 milioni sempre per frane sui fondi nazionali e stiamo completando un accordo di programma per un valore di 220 milioni di euro. Sarà necessario, inoltre - sottolinea il Presidente della Regione Calabria - implementare lo stato conoscitivo del territorio, fondamentale per la gestione adattiva delle acque in risposta alle condizioni mutevoli del clima".
Nel pomeriggio, Lorenzo Benedetto, Consigliere Cng, modererà la sessione sugli aspetti gestionali e normativi legati alla gestione dell’acqua, nella quale interverranno rappresentanti del Cnr-Irpi di Bari e Cosenza, Ispra, Arpa Calabria ed Emilia Romagna e dei distretti idrografici dell’Appennino Meridionale e del Po.
L’evento sarà anche un’occasione per dibattere sull’importanza dell’acqua come risorsa preziosa per la sopravvivenza del pianeta. Un tema prioritario anche alla luce del raggiungimento, entro il 2030, del 6° Obiettivo di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite: garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie.