Reggio. Mancata riduzione delle tasse, Ethos: responsabilità politica

Reggio Calabria Politica

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma Giuseppe Musarella riguardante le ragioni per cui, secondo Ethos, non sono state ancora ridotte le tasse comunali nella città metropolitana di Reggio Calabria, in relazione all'ultimo ammonimento della Corte dei Conti prima che sia dichiarato, d’Ufficio, il dissesto finanziario.

“Lo scorso mese di maggio, dopo aver ringraziato il Sindaco per aver reso concreta l’ennesima nostra proposta programmatica - in questo caso quella riguardante la rinegoziazione del piano di rientro dal debito, alla luce della richiesta d’adesione del Comune al Fondo di Rotazione -, gli avevamo chiesto le ragioni per cui le tasse comunali non erano ancora state ridotte, adeguandole ai nuovi parametri temporali concessi per il rientro dal debito, non più 10 anni, ma 30 anni. A sostegno di tale richiesta, avevamo anche preparato, assolvendo tutte le relative incombenze burocratiche, una petizione popolare ai sensi del nostro Statuto Comunale, proprio al fine di chiedere al Sindaco, alla Giunta ed al Consiglio di intervenire prontamente per ridurre l’enorme carico fiscale comunale.

Ma, come le tante, solite coincidenze che avvengono a queste nostre latitudini, mentre i fogli della petizione popolare giacevano nelle stanze dell’Amministrazione in attesa della prevista vidimazione, la Città apprendeva dalla stampa che il Sindaco e l’Amministrazione Comunale avevano ottemperato a tutte le incombenze previste per l’adesione al Fondo di Rotazione, riuscendo anche a ricalcolare il deficit - i .c.d. residui passivi -, come richiesto dalla Corte dei Conti.

Il risultato di tale straordinaria operazione politico/finanziaria non si è fatto attendere: per i magistrati contabili l’operazione di riaccertamento del deficit operata dalla Giunta Falcomatà non sarebbe veritiera, come riportato nella delibera nr. 88 del 2017 della stessa Corte, visto che, soprattutto in termini di residui passivi, la somma calcolata e comunicata dall’Amministrazione Comunale di € 143.338.307,45 sarebbe molto distante da quella reale, calcolata dalla magistratura contabile ed ammontante ad € 328.635.504,02, mettendo così a rischio il piano di riequilibrio trentennale. Per queste ragioni, grazie a ritardi, errori ed incompetenze di quest’Amministrazione Comunale, la Corte ha concesso gli ultimi sessanta giorni di tempo per fornire adeguate e convincenti risposte, scaduto tale termine agirà d’Ufficio. Ecco spigate le ragioni per cui Sindaco, Giunta e Consiglio non hanno provveduto ad adeguare il carico fiscale locale alle nuove condizioni per il rientro dal debito.

Certamente continuare a nascondere la testa sotto la sabbia, facendo finta che nulla sia accaduto e che tutto sia stato trovato così, perché lasciato in eredità da Scopelliti, Raffa, Arena e dai Commissari Prefettizi è comodo ed utile, soprattutto se a dichiarare il dissesto economico del Comune di Reggio Calabria sarà la Corte dei Conti e non il Sindaco, la Giunta o il Consiglio, che si mostreranno come vittime di un implacabile carnefice, stimolando così la pietas popolare, mentre sgomiteranno per cercare un posto in lista per le prossime politiche. È sempre il solito copione e saremo sempre noi a pagare…a meno che non ci si desti dal torpore e non si inizi a cercare la nostra perduta identità…”


Le opinioni espresse in questa pagina non impegnano in alcun modo la nostra testata rispecchiando esclusivamente il pensiero dell’autore a cui viene rimandata ogni responsabilità per quanto in essa contenuto. La testata resta comunque disponibile a pubblicare integrazioni, risposte e rettifiche a quanto riportato e a firma di chiunque sia direttamente o indirettamente coinvolto.