Cosenza, 49 arresti tra le fila della cosca Bruni. In manette ex parlamentare
Dalle prime luci dell’alba, è in corso a Cosenza una vasta operazione dei Carabinieri e della Polizia, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, che ha portato all’esecuzione di quarantanove ordinanze di custodia cautelare nei confronti di affiliati alla cosca Bruni. Fra gli arrestati spicca anche il nome di Bonaventura La Macchia, ex parlamentare negli anni 90, accusato di avere implementato il portafogli clienti delle ditte di onoranze funebri controllate dalla famiglia mafiosa.
La Cosca Bruni – che si ritiene oggi disarticolata – ha assunto un ruolo egemonico a Cosenza sfruttando il vuoto di potere determinatosi dopo la cosiddetta operazione Garden del 1994 e guadagnando il controllo del traffico di stupefacenti, delle estorsioni e delle rapine commesse in danno dei furgoni porta valori eseguite anche con la collusione di malavitosi delle cosche pugliesi.
I Bruni controllavano anche i servizi di onoranze funebri e gestivano una importante discoteca del centro cittadino.
Ci sono anche due carabinieri fra le 49 persone arrestate. Uno dei due militari risulta in servizio a Rende (Cs), l'altro era stato sospeso dal servizio.
Il blitz di stamani arriva a conclusione delle investigazioni protrattesi per circa tre anni e dirette dai Sostituti Procuratori Vincenzo Luberto, Raffaella Sforza, Claudio Curreli e Adriano Del Bene – questi ultimi due applicati dalla Procura della Repubblica di Cosenza.