Carchidi (Cgil): “call center, nostri deputati votino no alle delocalizzazioni”
È iniziata oggi alla Camera dei deputati la discussione sulla legge finanziaria 2018, le prime votazioni sui singoli emendamenti si svolgeranno a partire dal pomeriggio.
La Slc Cgil Calabria ha già chiesto ai deputati calabresi di farsi parte attiva a tutela di oltre 10mila lavoratori calabresi che operano nel settore dei call center, votando contro l'emendamento 89.0.100 che, divenendo operativo, potrebbe aprire una nuova stagione di delocalizzazioni verso paesi extra europei per le aziende del settore, con pesanti ripercussioni occupazionali per migliaia di lavoratori calabresi.
“Da qualche giorno la deputazione parlamentare ha qualche arma in più per evitare che questo emendamento scellerato possa dare il via a una emorragia di posti di lavoro nonché alla dispersione dei dati sensibili di milioni di italiani in tutti paesi dell'Europa non comunitaria” afferma in tal senso Daniele Carchidi, segretario generale della Slc Cgil Calabria.
L’emendamento presentato da Cesare Damiano, Marco Miccoli e Luisa Albanella si propone di cancellare infatti quello introdotto al Senato su proposta del governo.
L'emendamento in questione, - spiega lo Stesso Carchidi - intende far sparire una norma introdotta al Senato su proposta del Governo, e ora inserita al comma 618 che dispone l’esclusione dei call center interni alle imprese dagli obblighi di iscriversi al Registro degli operatori di comunicazione, e di dichiarare a inizio telefonata l'ubicazione geografica dell'operatore.
“La norma proposta dal Governo – prosegue il segretario della Sigla - mostra pesanti contraddizioni all’interno dello stesso. Da un lato qualche mese fa il Mise chiama a raccolta i committenti pubblici e privati per sottoscrivere un protocollo che limita le delocalizzazioni, dall’altro il governo stesso propone un emendamento che favorisce ed implementa il fenomeno delle delocalizzazioni all’estero nel settore call center”.
“Non è la prima volta – aggiunge ancora Carchidi - che questo governo con una mano dà e con l’altra toglie, ed a farne le spese sono cittadini e lavoratori, invitiamo pertanto la deputazione parlamentare calabrese ad intervenire sul governo per ritirare quell’emendamento, o altrimenti a sostenere la sua eliminazione”.
Il segretario della Slc Cgil rassicura infine che verranno controllati attentamente i lavori del Parlamento “e verificheremo per ogni singolo parlamentare calabrese – sbotta - il suo posizionamento in merito. Dopodiché sarà nostra particolare premura informare decine di migliaia di lavoratori calabresi su chi ha lavorato e si è espresso per evitare di mettere in ginocchio l’economia calabrese minando alla stabilità dell’occupazione nel settore dei call center e chi invece ha preferito fare il gioco dei gruppi di pressione a discapito di lavoratori e cittadini. Il 4 Marzo - conclude Carchidi - non è poi così lontano”.