Cirò. Online l’elenco dei morosi col Comune, Fdi: “strumento vessatorio”
Il Circolo Fratelli d’Italia dichiara indignato che: “ancora una volta a “pagare” sono i cittadini.
Nei giorni scorsi sull’albo pretorio del comune di Cirò Marina è stata pubblicata - dalla commissione straordinaria di liquidazione – una delibera numero contenente l’elenco di tutti i cittadini considerati morosi verso l’ente per la Tarsu, l’Ici e il canone idrico del 2011
“Se la giurisprudenza non è un’opinione, queste sarebbero già prescritte” sbottano in proposito dal Circolo locale di Fratelli d’Italia ricordando che nell’elenco, i singoli soggetti, verrebbero identificati con nome e cognome, oltre che con denominazione di alcune ditte e società “quindi riconducibili senza alcun dubbio alla persona nello specifico”.
Per FdI in questo caso si potrebbe dunque configurare una violazione della riservatezza con eventuale lesione dell’immagine e reputazione.
“Partendo dal presupposto che non sono stati verificati nello specifico sia i tributi dovuti e l’elenco dei soggetti interessati, - affermano dal Circolo - si presume che non ci sia neanche rispondenza tra il “buco” contabile e l’elenco fornito. I Comuni non possono pubblicare sul proprio sito i nomi di coloro che non pagano i tributi”.
“La legislazione statale non prevede tale obbligo ed esso non può comunque essere introdotto con un Regolamento dell'ente locale - prosegue FdI - lo ha chiarito il Garante privacy al termine di un'istruttoria avviata a seguito di un articolo di stampa nel quale si annunciava l'intenzione dell'ente locale di mettere on line una black list con i nomi dei morosi. Secondo il Garante la procedura che il Comune intende avviare viola il principio di legalità sotto diversi profili”.
L'iniziativa del Comune per Fratelli d’Italia produrrebbe pertanto “un trattamento di dati non conforme ai principi del Codice privacy (necessità, pertinenza e non eccedenza nel trattamento) perché - viene sostenuto - le finalità indicate dall'ente locale di stimolare il senso civico dei cittadini, sollecitandoli al pagamento del dovuto o dissuadere gli evasori, possono essere soddisfatte con le misure già in vigore (procedimento di riscossione coattiva dei tributi pagamento degli interessi di mora, applicazione delle sanzioni amministrative previste)”.
“La diffusione on line dei morosi, essendo la forma di pubblicità più ampia – prosegue - appare quindi un irragionevole strumento vessatorio, suscettibile di causare danni e disagi lesivi della dignità della persona”.
Pertanto il Circolo invita tutti i cittadini presenti nell’elenco a chiedere chiarimenti all’Ente comunale sulla la pubblicazione ed eventualmente rivolgersi nelle sedi opportune.