Palmi, l’Ordine costantiniano in visita agli anziani della casa di riposo S.Anna
Lo scorso 3 gennaio a Palmi i cavalieri della Calabria, guidati dal Commendatore Aurelio Badolati, delegato-vicario della Delegazione, hanno voluto iniziare con i giusti propositi di amore il nuovo anno. Per questo motivo si sono recati presso la casa di riposo "Sant'Anna" e con l’umiltà di sempre hanno cercato di contribuire e rendere meno noiosa qualche ora agli ospiti ed agli operatori del centro, quest’ultimo guidato con amore e devozione da Suora Angela della Congregazione delle Suore Missionarie del Catechismo.
È da evidenziare che in questi anni di attività non è certamente la prima visita con un aiuto concreto che i nostri cavalieri effettuano nel centro della provincia reggina.
“È evidente che abbiamo a cuore i nostri anziani, rappresentano la nostra memoria e devono essere le basi su cui costruire il nostro futuro” – con queste parole cariche di significato e contenuti il Commendatore Badolati ha voluto trasmette lo spirito di questa donazione: – “come Ordine Costantiniano, continueremo a stare vicino a questa casa di riposo ed al suo personale. Questa è una realtà che merita grande attenzione, non solo per l’aiuto che rivolge agli anziani, ma soprattutto per la funzione di grande significato che trasmette con la sua opera. Inoltre vogliamo ringraziare tutte le suore che operano in questa casa che come Angeli accudiscono amorevolmente i loro anziani”.
Dalle parole del Delegato Vicario è evidente che questi momenti non rappresentano solo un momento di carità, ma si vuole testimoniare il grande ruolo degli anziani in una società che perde, oggigiorno, punti di riferimento certi a danno di una società proiettata nel futuro e che spesso naviga a vista. “Gli anziani non rappresentano solo la storia e la memoria, ma sono soprattutto le radici su cui far crescere forti alberi, carichi dei più bei fiori e dolci frutti. Proprio con questo spirito e con questi auspici continuerà l’opera della nostra Delegazione – conclude la nota - nei confronti dei nonni di tutti, cercando di rispondere a qualche loro necessità mentre noi ci arricchiremo con i loro sorrisi che solo i grandi occhioni di un uomo o di una donna che hanno vissuto una vita fatica sanno donare”.