Riccio, recupero ex Cinema Orso: “strano provvedimento, c’è speculazione immobiliare?”

Catanzaro Attualità

Le recenti dichiarazioni di alcuni noti esponenti politici del quartiere marinaro, vicini al sindaco Abramo, relativamente alla "impraticabilità” di un esproprio dell'ex Cinema Orso da parte del Comune di Catanzaro, getterebbero “un’ombra buia sull'intera vicenda e suscitano molti interrogativi”.

A sostenerle è il Consigliere comunale Riccardo Riccio che si domanda se “non sarà forse vero che l'amministrazione Abramo voglia tutelare l'interesse di qualche privato che nell'area dell'ex Cinema Orso già prefigura la costruzione di una bella palazzina?”

“È forse questo il segreto di Pulcinella che – prosegue Riccio - si cela dietro all'immobilismo di Abramo e la sua giunta per trovare una soluzione ad una vicenda, ex Cinema Orso, che rasenta oramai il ridicolo e l'imbarazzo per l'ignoranza dimostrata dalla burocrazia comunale e da chi detiene le leve del comando del governo cittadino? E se a pensar male si fa peccato non è forse vero che spesso ci si azzecca? C'è forse un convitato di pietra nella vicenda ex Cinema Orso?”

Ancora secondo il consigliere, “se appare del tutto evidente che l'amministrazione Abramo tenda in questa vicenda a tutelare gli interessi dei privati a discapito di quelli pubblici spieghiamo analiticamente e giuridicamente il perché di tanta disinformazione ed ignoranza da parte dell'amministrazione comunale: possiamo infatti tranquillamente affermare – spiega Riccio - che nella vicenda ex Cina me Orso può applicarsi il disposto a mente del quale "il sindaco, quale Ufficiale di Governo, adotta con atto motivato provvedimenti, anche contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana"; i provvedimenti di cui al presente comma sono preventivamente comunicati al prefetto anche ai fini della predisposizione degli strumenti ritenuti idonei alla loro attuazione”.

“Il ministero dell'interno, peraltro, con decreto del 5 agosto 2008, ha precisato che il Sindaco interviene per prevenire e contrastare, tra le altre, le situazioni di degrado – ha ribadito ancora il consigliere - quelle in cui si verificano comportamenti quali il danneggiamento al patrimonio pubblico e privato o che ne impediscono la fruibilità e determinano lo scadimento della qualità urbana, l'incuria e il degrado di immobili, nonché le situazioni che costituiscono intralcio alla pubblica viabilità o che alterano il decoro urbano”.

A ciò si aggiunga che: “se l'ordinanza adottata è rivolta a persone determinate e queste non ottemperato all'ordine impartito, il sindaco può provvedere d'ufficio a spese degli interessati, senza pregiudizio dell'azione penale per i reati in cui fossero incorsi".

“Nel caso dell'ex Cinema Orso, quindi, posto che il fabbricato risulta in stato di abbandono da decenni, l'ordinanza dovrà essere motivata e preceduta da un'adeguata istruttoria tecnica che descriva in modo completo le condizioni dell'immobile e chiarisca le ragioni e la misura della pericolosità individuandone esattamente le opere indispensabili per eliminare il pericolo di carattere pubblico. Successivamente, una volta accertata l’inottemperanza da parte del destinatario dell'ordinanza – si legge ancora nella nota - il Comune potrà provvedere d'ufficio all'esecuzione delle opere che risulteranno necessarie, salvo il diritto di rivalersi sul soggetto inadempiente mediante le diverse procedure previste dalla legge, quali il procedimento monitorio ordinario, quello previsto per la riscossione delle entrate patrimoniali e quello disciplinato dagli atti 67 e 69 del D.P.R. n. 43 del 1988 oppure ancora quello ordinario di cognizione”.

“All'esito di quella che sarà scelta fra le procedure sopra menzionate con provvedimento di condanna la proprietà a rimborsare al Comune le spese sostenute – fa sapere il Consigliere - il comune potrà esperire l'azione giudiziale esecutiva finalizzata al soddisfacimento coattivo del proprio credito mediante il pignoramento dell'edificio medesimo e la sua successiva vendita forzata”.

“Perché dunque il Sindaco Abramo non tutela, in questa vicenda, la sicurezza dei cittadini "omettendo" di intervenire così come previsto dalla legge? È forse così difficile emettere una ordinanza laddove nella vicina Palermo dal 2009 sono state oltre 400 le ordinanze emesse a fronte di concrete situazioni di pericolo? Non sarà forse che l'emanazione di un'ordinanza costituirebbe di fatto una pietra tombale per qualsiasi ipotesi di speculazione immobiliare”? E conclude: “ha forse il sindaco Abramo verificato il rischio sismico di una struttura, l'ex Cinema Orso, posizionato fronte strada (Corso Progresso)”?

“In attesa che il Sindaco Abramo capisca che la sua funzione gli impone la tutela e la salvaguardia della pubblica incolumità domani mattina consegneremo alla Procura di Catanzaro ed al Prefetto un voluminoso report che documenta un procedimento amministrativo "anomalo" e contraddistinto da anni di reticenze ed omissioni”.