Fiamme nei boschi della Sila, un arresto
I carabinieri di Castrovillari hanno eseguito una misura cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un uomo di 45 anni, A.R.M., accusato di aver tentato un incendio boschivo doloso continuato: in pratica avrebbe provato a dar vita ad un rogo a Longobucco e per due volte nel settembre 2017.
L’area in questione è in località "Macrocioli" ed è inserita all'interno del perimetro del Parco Nazionale della Sila. Durante le operazioni di spegnimento di un incendio, i militari hanno trovato un dispositivo di innesco formato da un lumino in cera.
La zona, in seguito, è stata quindi oggetto di accurate indagini di osservazione e controllo da parte del personale dei Forestali, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla, e che hanno dato la possibilità di individuare il responsabile del reato.
Così in due diversi momenti l’uomo è stato sorpreso dalle telecamere di sorveglianza mentre raggiungeva la località e una prima volta, dopo aver parcheggiato la sua autovettura, sarebbe sceso mettendo per terra un dispositivo incendiario composto dal solito lumino di cera.
Subito dopo si sarebbe allontanato, di poco, per ritornare immediatamente e spostare l'ordigno in un posto a lui più idoneo ma sempre nelle vicinanze.
Una settimana dopo è stato invece “beccato” in auto mentre lanciava un dispositivo incendiario simile a quello usato precedentemente.
In entrambi casi i Carabinieri sono intervenuti immediatamente per disinnescare gli ordigni ed evitare la propagazione delle fiamme.
Questi indizi di colpevolezza hanno portato oggi alla notifica della misura cautelare nei suoi confronti eseguita dai Carabinieri Forestali della Stazione Parco di Cava di Melis e di Longobucco.