L’associazione Noi mamme e bebè vicina alla madre del ragazzo ucciso a Crotone
"La Pietà di Michelangelo nella chiesa di San Pietro a Roma raffigura una Madonna che stringe tra le sue braccia Gesù ormai esanime. Una madre che piange un figlio, il dolore più grande che una donna possa provare. Dover assistere impotente alla morte del proprio figlio è una cosa atroce e devastante, doverlo soccorrere dopo averlo portato in grembo, accudito, allevato con amore, cura, dedizione, perché mortalmente ferito è una mostruosità che non trova ragione. Solo pena, per quella vita spezzata e per quella madre”.
È quanto affermano dall'associazione Noi mamme e bebè di Crotone, stringendosi alla famiglia del 18enne Giuseppe Parretta, assassinato ieri sera nella sua abitazione nel centro storico della città pitagorico.
L’associazione chiede che venga proclamato il lutto cittadino e che tutte le madri indossino un fiocco nero a lutto “perché – ribadiscono - quella madre siamo tutte noi e quel ragazzo è uno di noi. Un nostro figlio strappato alla terra che ancora molto aveva da dare. Siamo tutte vittime di questa cieca violenza e nessuno si senta escluso da questo atroce delitto”.
L'associazione Noi mamme e bebè si stringe infine attorno alla madre di Giuseppe, Katia Villirillo, presidente di Libere Donne.