Brevi di cronaca nel crotonese
Nel corso dei servizi predisposti dal Questore di Crotone Giuseppe Gammino, in occasione delle ormai imminenti festività natalizie, nella giornata di ieri personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale ha effettuato un controllo amministrativo presso un circolo privato di questo centro cittadino. Al termine della predetta attività, dopo aver accertato che la titolare R.R., di 52 anni, esercitava l’attività di internet point senza la prescritta licenza Questorile, il personale operante ha proceduto al sequestro di nr. 4 personal computers completi di monitor, tastiera, mouse e pennette wireless, nonché di una stampante deferendo, inoltre, all’A.G., il coniuge B.M. di 66 anni, in qualità di Vice Presidente del circolo, poiché presente al momento del controllo da parte del personale operante.
Il personale dell’U.P.G.S.P. ha denunciato in stato di libertà i tre crotonesi C.D., 21 anni, R.C., 17 anni e C.L., 15 anni, per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I minori sono stati successivamente affidati agli esercenti la patria potestà.
Il personale del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale di Cosenza, qui aggregato, ha arrestato per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti Claudio Covelli, 28 anni, poiché a bordo della sua autovettura, sono state rinvenute una bustina di carta bianca contenente 2 pezzetti di sostanza stupefacente tipo hashish del peso netto di 1,9 grammi, e 4,3 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana. La perquisizione personale di Covelli ha permesso di rinvenire nel portafogli la somma complessiva di € 610,00 (seicentodieci). Al termine dell’attività è stato, infine, posto in stato di fermo il veicolo di proprietà del Covelli.
Il personale del Posto di Polizia Ferroviaria di Crotone ha denunciato in stato di libertà V.A., 25 anni; F.T., 48 anni; C.V., 21 anni; B.P., 44 anni; F.V., 20 anni. Perché responsabili del reato di ricettazione, in quanto al fine di conseguire un profitto, acquistavano o comunque ricevevano biglietti ferroviari proventi di furto in danno della società Trenitalia, perpetrato in precedenza presso la biglietteria di Cariati (CS).