Alle Muse in esposizione collettiva sul tema della donna-bambola
Un animato dibattito domenica scorsa alle Muse, conversazione che sin dal titolo “Bambole non c’è una lira!?” ha coinvolto il numeroso pubblico presente in sala su un argomento che mette in prima linea specie al Sud il ruolo della famiglia non come vincolo ma come aiuto attivo e fattivo per le nuove generazioni.
Il presidente Muse Giuseppe Livoti prendendo in prestito una famosa frase dell’avanspettacolo e del teatro italiano all’indomani della seconda guerra mondiale periodo in cui tutto sembrava precario e incostante ha ricordato come probabilmente la difficoltà dei giovani d’oggi è proprio quella di trovare un lavoro stabile, tutto è precario e questa precarietà è anche il frutto di risposte mancate nelle diverse geografie delle città e dai palazzi istituzionali.
Da qui la presenza di illustri ospiti che hanno animato e dibattuto su responsabilità e ruoli. Giovanni Santoro – presidente Confcommercio di Reggio Calabria sin da subito ha ricordato come la Confcommercio ha spalle larghe per difendersi da questo periodo storico, ma, dice siamo disillusi, non abbiamo i finanziamenti ma esistono le idee, le energie giovani. Tutto nasce dalla mancanza di degni rappresentanti all’interno delle istituzioni. A Reggio esiste il problema della sopravvivenza giovanile e le offerte formative specifiche sono fuori regione. I giovani devono essere specializzati per entrare nel mondo del lavoro e per esempio il settore del turismo visto che siamo città metropolitana, non è fatto per chi non è arrivato a nessuna occupazione nella vita ma solo a chi crede nella competitività.
Ci sono numerosi progetti come “Resto al Sud” che lo stato ha attuato e suddiviso tra turismo ed agricoltura con fondi fino a 40 mila euro e con il 35% a fondo perduto ma il problema resta economico, quale giovane puo’ anticipare tali somme? Ed ancora una volta garantisce la famiglia? La grande distribuzione poi ha ucciso i piccoli commercianti mentre nel campo dell’evasione, alta è quella del settore dell’edilizia rispetto al commercio mentre l’Ispettorato del Lavoro è e resta tra i migliori d’Italia.
Roberta Cuzzola – artista terapista – direttrice laboratorio artistico “Arte e piu” ha fatto delle scelte con l’aiuto importante dei genitori, “io - dice la Cuzzola - sono figlia del nostos, del ritorno, non mi sento un artista ma faccio il lavoro che mi piace fare in un sud dove spesso molti non fanno il loro dovere lavorativamente parlando, sono figlia d’arte e mio padre Nello affermato pittore è stato il primo a sconsigliarmi questo settore in cui io credo. I genitori mi hanno sconsigliato determinate scelte ma anche sostenuto, tanto da avere fatto esperienza agli ospedali Riuniti di Rc nel Reparto di Onco Ematologia Pediatrica”.
Angelo Marra – Referente territoriale Terziario innovativo Conf. RC - Unindustria Calabria è sicuro che “oggi occorre fare tutoring e così da Milano – dice - sono rietrato a Reggio nel 2013 per aprire uno sportello per aiutare i ragazzi che vogliono fare impresa. Ricordiamoci che la società è cambiata dice Marra e Amazon per esempio ha rinnovato il settore del commercio con un rinnovamento epocale dovuto agli strumenti digitali. Aiutiamo a strutturare una impresa e poi come Confindustria si procede ad un aiuto anche economico nel caso in cui i nostri soci siano interessati. Facciamo da contatto e abbiamo degli esiti felici come nel caso di una impresa digitale che si occupa di trasporti e beni ingombranti nata a Polistena”.
Adele Briganti – conduttrice radiofonica e da una settimana presidente Presidente Commissione Politiche Giovanili della Citta' Metropolitana di Reggio Calabria, da giovanissima voleva andare via, poi la scelta di fare il promotore finanziario per Poste Italiane, “il tempo dedicato alla radio dal 2015 divenuto per me - dice la Briganti - appagamento culturale ed ora la nomina di presidente della Consulta Giovanile del territorio metropolitano. Vorrei accontentare tutte le aree che appartengono alla provincia quella grecanica, aspromontana ecc…hanno tutte esigenze diverse ed i giovani mi sottoporranno delle idee da attuare, voglio renderli partecipi in momenti condivisi. La consulta è composta da 15 componenti e li dividero’ in aree tematiche dal lavoro allo sport, a vari centri di interesse e anche i giovani che fanno impresa potrebbero magari usufruire di qualche nostro sostegno nel prossimo futuro. Occorre “scegliere di restare” perché il tempo e la tenacia paga sempre”.
Bambole – infine il titolo della collettiva degli artisti delle Muse: Pierfilippo Bucca, Francesco Logoteta, Rossella Marra, Pina Calabro’, Manuela Lugarà, Adele Leanza, Sebastiano Plutino, Angelo Meduri, Mimma Gorgone che hanno identificato con tecniche diverse dal digitale alla pittura di tradizione, dalla ceramica alla carta pesta, il tema della donna-bambola che vive di diversità non solo fisiognomiche ma anche e soprattutto gestuali. Bambole a volte surreali ma autentiche, finti corpi dagli occhi non accentuati quasi a voler ribadire che la fisicità da sempre ha identificato ed identifica il nostro vissuto.