Futuro di Atam: verso un’agenzia unica per i trasporti sullo Stretto

Reggio Calabria Infrastrutture

L’ipotesi per Atam è una: creare un’agenzia unica per i trasporti sullo Stretto. È emerso questa mattina a Palazzo Alvaro in occasione della prima riunione operativa congiunta in vista dell’aggiornamento funzionale del sistema di trasporto pubblico nella città di Reggio Calabria e nel suo comprensorio metropolitano. All’incontro, convocato dal Sindaco Giuseppe Falcomatà, erano presenti l’Assessore alla mobilità del Comune di Reggio Calabria Giuseppe Marino, l’Assessore alle Finanze Irene Calabrò, l’Assessore alla Polizia Municipale Antonino Zimbalatti, il Vicesindaco della Città Metropolitana Riccardo Mauro, l’Amministratore Unico di Atam Francesco Perrelli, i Dirigenti dei settori comunali Finanze, Daniele Piccione, e Polizia Municipale, Maria Luisa Spanò, funzionari dei settori Mobilità e Lavori Pubblici, il Direttore Generale della Città Metropolitana Umberto Nucara e la Dirigente del Settore Viabilità della Città Metropolitana Domenica Catalfamo.

Obiettivo dell’incontro porre le basi per la creazione di un approccio condiviso nella governance del trasporto pubblico locale che metta insieme le competenze professionali e tecniche ad oggi presenti nel contesto dell’Azienda di Trasporti dell’Area Metropolitana, con un’unica cabina di regia che coinvolga gli apparati amministrativi del Comune di Reggio Calabria e della Città Metropolitana.

Tra gli obiettivi fissati dal tavolo, che sarà riconvocato a breve su specifiche questioni tecniche, c’è la modifica della natura giuridica di Atam che, consolidata la fase del risanamento, sarà ora trasformata in una società in house del Comune, con una cessione di quote societarie alla Città Metropolitana. L’ipotesi è al momento al vaglio degli uffici tecnici dei due Enti ma nel complesso, l’idea promossa dal sindaco Falcomatà è quella di creare una società forte, fondata su due pilastri, Comune e Città Metropolitana, che offra un servizio efficiente e puntuale, che vada oltre il territorio urbano della Città, e con una dotazione professionale e strumentale da mettere a disposizione della nuova Agenzia per la governance dei trasporti sullo Stretto.

La riunione ha esaminato i diversi passaggi necessari per un traguardo sul quale i Comuni di Reggio Calabria e Messina, con le rispettive Città Metropolitane, stanno lavorando da tempo. In questo contesto rientra, per ciò che riguarda il territorio comunale di Reggio Calabria, la riorganizzazione generale delle aree di sosta, il completamento ed il potenziamento dei parcheggi nell’area del Tempietto, con la dotazione di un bus navetta da e per il centro cittadino, di via Aspromonte, dell’area sud del porto, dove è in corso la realizzazione del prolungamento a nord del Lungomare Falcomatà, compresa la riqualificazione della Pineta Zerbi, dell’area del Cedir, con l’allargamento del parcheggio adiacente al nuovo Palazzo di Giustizia, e di via Rausei nelle adiacenze dell’Ospedale. Al contempo si lavorerà da subito per canalizzare i bus gran turismo delle linee private che arrivano da fuori città verso il parcheggio del terminal Botteghelle, con dei servizi navetta, gestiti da Atam, da e verso il centro cittadino.

“Un orizzonte unico - ha spiegato il sindaco Giuseppe Falcomatà a margine della riunione - che ci consenta di entrare concretamente in una nuova fase della gestione del trasporto pubblico, con l’obiettivo finale di varare, da qui a qualche mese, in accordo con le autorità siciliane, un’unica agenzia per la gestione dei trasporti nell’area dello Stretto. Un sistema che preveda una bigliettazione unica e quindi la possibilità per cittadini e turisti di spostarsi liberamente tra le due città con un unico biglietto ed in tempi ragionevoli”.

“Un obiettivo ambizioso e articolato - ha aggiunto il primo Cittadino di Reggio Calabria - sul quale le due Giunte comunali hanno già deliberato e che attende di concretizzarsi nei prossimi mesi. Da parte nostra stiamo lavorando per arrivare pronti a questo appuntamento compiendo gradualmente tutti i passaggi necessari, a partire da un dialogo sempre più serrato tra Comune e Città Metropolitana, due Enti che ragionano con un’unica testa, che si esprime attraverso una gestione condivisa dell’Azienda titolare del servizio di trasporto pubblico”.