Femminicidio, a Paola la prima panchina rossa
Una panchina rossa nel centro di Paola. Il posto occupato da una donna vittima di maltrattamenti e il simbolo della battaglia contro la violenza di genere. Domenica 18 febbraio alle 11 in piazza IV novembre, nel centro storico di Paola, sarà dipinta la prima panchina rossa. Per l’occasione sarà con l’Associazione Artemisia la signora Vera Squatrito, madre di Giordana Di Stefano e vittima di femminicidio, per portare la sua testimonianza e dipingere di rosso le grate della panchina. L’iniziativa, partita da un’idea dell’Associazione Artemisia Gentileschi, ha incontrato la sensibilità e il patrocinio dell’Amministrazione comunale nella persona del Sindaco Roberto Perrotta e dell’Assessore alle Pari Opportunità Marianna Saragò.
“Noi siamo commosse e orgogliose di ospitare Vera Squatrito, mamma di Giordana e Giovanna Zizzo, mamma di Lauretta anch’essa uccisa brutalmente da quello che era suo padre. Artemisia accoglie con riverenza queste mamme che fanno della loro vita orfana dei figli, una testimonianza forte e assordante affinché chiunque possa decifrare i segni della violenza prima che sia troppo tardi. Il motore di Artemisia è questo, comunque ed a prescindere”, commenta la Vicepresidente dell’Associazione Artemisia Gentileschi, Simona Nigro.
Una iniziativa pensata e curata nei minimi particolari dall’Associazione Artemisia, che il 27 novembre si è presentata alla città di Paola e che oggi ha un calendario di iniziative e proposte pensate per aiutare tutte queste donne. Andare oltre le parole, insomma, perché insieme si può.
“Questo “punto rosso” permanente nel cuore del nostro paese è una dichiarazione di intenti, e contribuisce a isolare idealmente i violenti dal comune sentire nonché a offrire un segno di vicinanza a quelle donne vittime di violenza che non hanno ancora il coraggio di provare ad uscire dal tunnel” commenta soddisfatta la Presidente dell’Associazione Artemisia Gentileschi, l’Avvocato Rosangela Cassano. L’associazione Artemisia c’è e vuole dare un segno tangibile del proprio impegno a favore di queste donne.
Concetto chiarito e rafforzato più volte dall’Avvocato Rosangela Cassano: “Le donne non sono sole e a tal proposito giorno 7 marzo presenteremo ufficialmente il nostro progetto per offrire loro una “casa di fuga” che possa accoglierle immediatamente dopo la denuncia per non costringerle a dover tornare a casa e affrontare nuovamente il violento. Un segno forte, quindi, la panchina rossa: un monito per i violenti, un braccio teso alle donne in difficoltà, per ricordare loro che c'è sempre una strada per la Libertà”.