Rifiuti. Cittadinanzattiva:“In Calabria le tariffe più alte”
"In Calabria, la spesa media annua del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani è di 190 euro, con un incremento dell'8% rispetto all'ultimo anno, a fronte di un incremento tariffario che in Italia dal 2008 al 2009 è stato del 4,5% su base nazionale. Nonostante ciò, in Calabria si paga 43 euro in meno rispetto alla media nazionale, pari a 233 euro". Lo si legge in una nota di Cittadinanzattiva. "In assoluto, - continua la nota - in Italia la spesa media annua piu' alta si registra in Campania con 364 euro, la piu' bassa in Molise (131), a dimostrazione di una marcata differenza tra aree geografiche del Paese, che trova conferma anche all'interno di una stessa regione: in Calabria, a Crotone la Tarsu arriva a costare 285 euro, 89 in piu' rispetto alla Tarsu che si paga a Cosenza, 109 in piu' rispetto alla Tarsu che si paga a Catanzaro, 135,5 in piu' rispetto alla Tarsu che si paga a Reggio Calabria e addirittura 143,5 euro in piu' rispetto alla Tarsu che si paga a Vibo Valentia". L'indagine ha riguardato tutti i capoluoghi di provincia nel 2009. "A piu' di dieci anni dal Decreto Ronchi del 1997, ancora nessun capoluogo della Calabria - si fa rilevare - e' passato dalla Tarsu alla Tia. In positivo, rispetto al 2008, tra i capoluoghi calabresi solo Crotone (+6%) e soprattutto Reggio Calabria (+57,4%) hanno fatto registrare un incremento tariffario. Secondo l'ultimo rapporto dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici (presentato nel 2010), nel 2008 in Calabria - si evidrnzia - la produzione pro capite di rifiuti urbani e' diminuita del 2,3% rispetto all'anno prima. In negativo, pero', c'e' da dire che il livello di raccolta differenziata si ferma solo al 13% del totale dei rifiuti prodotti in regione, a fronte di una media nazionale pari al 31%.