Appalti Tim e stipendi non pagati, sindacati: aziende calabresi messe in ginocchio
In questi giorni stanno arrivando segnalazioni “allarmanti” da diverse aziende operanti in Calabria nel variegato mondo degli appalti Tim.
Dalla manutenzione della rete alle installazioni telefoniche, dalle aziende di pulizia al servizio di mensa e di vigilanza, fino ad arrivare al settore call center, decine di aziende sarebbero “messe in ginocchio dal mancato pagamento delle spettanze fin dal mese di novembre".
A renderlo noto sono Luigi Scarnati, segretario generale della Filcams Cgil Calabria, Massimo Covello segretario generale della Fiom Cgil Calabria e Daniele Carchidi, segretario generale della Slc Cgil Calabria.
I segretari ribadiscono che se a questo si aggiunge “che Tim ha chiesto a tutte le aziende della filiera un taglio lineare del costo tra il 10 ed il 20%, appare chiara la strategia … di provare a fare cassa sulle spalle di circa centomila lavoratori che operano nelle aziende della filiera degli appalti della più grande azienda nazionale del settore delle telecomunicazioni”.
“Il mancato pagamento delle fatture da oltre 3 mesi, unitamente alla richiesta di ribasso dei costi di appalto” secondo le Sigle potrebbe apparire “come un chiaro ricatto per ottenere un risparmio sul 2018 usando come merce di scambio il saldo 2017. Ci sbagliamo? Questo atteggiamento irresponsabile – continuano - rischia di mettere in ginocchio migliaia di lavoratori calabresi nel breve periodo, i quali rischiano di non percepire lo stipendio già da questo mese. Ma ancor più grave potrebbe risultare la tenuta occupazionale qualora questi tagli sui costi dovessero portare l'appalto al di sotto del costo del lavoro".
"Fortemente preoccupati per questa situazione, - concludono Scarnati, Covello e Carchidi - chiederemo l'intervento delle Prefetture Calabresi che si facciano portavoce con il Governo sul dramma sociale che potrebbe derivarne se questo atteggiamento irresponsabile di Tim non dovesse cessare. In assenza di risposte non si escludono iniziative di protesta, a partire da manifestazioni dei lavoratori interessati innanzi le sedi calabresi di Tim".