Coldiretti, nuovo traguardo: riconosciute le Plt di pascolamento
E’ giunto a conclusione il nodo del riconoscimento delle Pratiche Locali Tradizionali di pascolamento (Plt), una delle richieste che Coldiretti aveva portato in piazza nella mobilitazione dell’8 giugno scorso alla Cittadella Regionale. La soluzione, avvenuta dopo la condivisione di tutte le Regioni nella Commissione Politiche Agricole restituisce finalmente, serenità e certezze anche a circa seimila aziende zootecniche della Calabria”.
Lo ha detto Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria accogliendo positivamente la notizia pervenuta dal Ministro Maurizio Martina nel corso dell’incontro di Coldiretti con i candidati Premier.
La Coldiretti ricorda che “le aziende zootecniche non erano state pagate nel 2017 poiché appunto le domande risultavano penalizzate da anomalie collegate ai Pascoli Locali Tradizionali (Plt) che non erano considerati ammissibili e impattavano negativamente anche sul valore dei titoli assegnati. Vi era tra l’altro il rischio - chiarisce Coldiretti spiegando la portata della decisione, - di un recupero per le annualità 2015 e 2016. Il riconoscimento del pascolo locale tradizionale, elemento distintivo delle produzioni calabresi, è prerogativa indispensabile per le buone pratiche dell'allevamento, soprattutto di quelli che operano nelle zone più rurali”.
“Poteva essere un danno economico rilevante verso produzioni di grande importanza per la nostra agricoltura come la zootecnia da carne. Ora è fondamentale – chiede Coldiretti - il riscontro da parte del Dipartimento Agricoltura e di Arcea sulle consistenze catastali che sono state validate; ciò consentirà di procedere al perfezionamento delle domande 2017, allo sblocco dei pagamenti, eventualmente il ricalcolo dei titoli e alla corretta predisposizione delle domande 2018”.
“Continueremo a monitorare - assicura Pietro Molinaro - l’evoluzione del procedimento di riconoscimento e dell’eleggibilità delle superfici oggetto di pascolo tradizionali nelle zone boschive, che è una peculiare caratteristica delle Calabria affinchè non siano penalizzate aree eventualmente non considerate dalla deroga”.