Torna a Ricadi il Premio letterario Giuseppe Berto
La ventiseiesima edizione, del Premio Letterario nazionale Giuseppe Berto, nato nel 1988 su iniziativa di un gruppo di amici critici illustri come Giancarlo Vigorelli, Michel David, Cesare De Michelis, scrittori come Dante Troisi e Gaetano Tumiati italiana sarà assegnato il 16 giugno al vincitore, proclamato nel corso della serata finale che si svolgerà a Ricadi. Al vaglio un’opera narrativa.
Il Premio, che ha fatto emergere alcuni dei più bei talenti della letteratura contemporanea, tra cui, Michele Mari, Luca Doninelli, Francesco Piccolo, Paolo Maurensig, Elena Stancanelli, Giuseppe Lupo e Antonia Arslan, solo per citarne alcuni, conferma la tradizionale alternanza tra le due terre amate da Giuseppe Berto, il Veneto, dove nacque, e la Calabria dove si stabilì negli ultimi anni della sua vita e dove è sepolto.
L’associazione culturale intitolata allo scrittore moglianese, cui partecipano Emanuela ed Antonia Berto, moglie e figlia, con l’adesione delle Regioni Calabria e Veneto, dei Comuni di Ricadi e Mogliano Veneto, hanno lanciato il bando del Premio Letterario “Giuseppe Berto 2018”.
Il bando è disponibile assieme al regolamento nel sito www.giuseppeberto.it, e riserva la partecipazione ad opere edite e messe in distribuzione nel periodo compreso tra il 1° giugno 2017 e il 30 aprile 2018. Non sono ammessi rifacimenti, riedizioni, o traduzioni, ma saranno accettati il primo romanzo pubblicato in volume di un autore oppure la prima raccolta di racconti, che neanche singolarmente possono essere stati pubblicati in precedenza.
Spetta agli editori presentare le opere a concorso, inviandole alla giuria nelle modalità previste da bando e regolamento, entro il prossimo 30 aprile. Della giuria del Premio, presieduta da Antonio D’Orrico, critico e giornalista del Corriere della Sera, fanno parte Cristina Benussi, Università di Trieste, Giuseppe Lupo, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano e scrittore, Laura Pariani, scrittrice, e Stefano Salis, critico e giornalista del Sole 24 Ore.
Al vincitore del Premio andrà un premio di 5.000 euro. Il Premio, vinto nell’edizione 2017, da Giulia Caminito, con La Grande A, Giunti, è stato trampolino di lancio per alcuni dei maggiori talenti della letteratura contemporanea, tra cui Paola Capriolo con La grande Eulalia (1988), Michele Mari con Di bestia in bestia (1989), Luca Doninelli con I due fratelli (1990), Paolo Maurensig con La variante di Lüneburg (1993), Francesco Piccolo con Storie di primogeniti e figli unici (1997), Elena Stancanelli con Benzina (1999), Giuseppe Lupo con L'americano di Celenne (2001), Antonia Arslan con La masseria delle allodole (2004), Francesco Pecoraro con Dove credi di andare (2007).