Potatura alberi Catanzaro, Legambiente diffida l’Amministrazione comunale
Dopo diverse segnalazioni pervenute da parte della cittadinanza di Catanzaro a causa di alcuni interventi di potatura ritenuti non adatti, Legambiente Calabria presentato un invito e diffida nei confronti dell’amministrazione comunale affinché prenda - nell’interesse pubblico ed anche in via di autotutela, tutti gli opportuni provvedimenti per far cessare immediatamente l’effettuazione delle potature da parte della ditta appaltatrice e per avviare tutti i dovuti controlli sulla manutenzione del verde pubblico cittadino e su futuri interventi.
"Nella maggior parte dei casi - scrive Legambiente Calabria - si è assistito a vere e proprie capitozzature: le potature sinora eseguite (ad esempio in via Nuova sotto Villa Trieste, in via Milano ed in altre vie cittadine) hanno di fatto comportato tagli indiscriminati di rami di tutte le grandezze e la rimozione quasi totale del fogliame presente creando danni molto gravi alle piante ed esponendole ad infezioni fungine da carie del legno che, nel tempo, sono destinate a creare cavità nei rami e nei tronchi, con conseguente pericolo per la pubblica incolumità. Inoltre le potature eseguite risultano essere antiestetiche, deturpanti per il paesaggio urbano e limitanti l’utilizzo del verde pubblico”.
L’associazione fa poi notare che, in particolare in via Lombardi, delle piante sempreverdi apparirebbero completamente secche perché, con molta probabilità, sarebbero stati utilizzati diserbanti.
"Si nega così ai cittadini – sbotta Legambiente - anche al godimento degli innumerevoli servizi ecosistemici che ciascun albero fornisce alla collettività sotto il profilo ambientale quali, l’assorbimento di polveri, di CO2 e gas climalteranti, la riduzione degli inquinanti, il valore ornamentale e paesaggistico, il supporto per gli insetti impollinatori, il drenaggio e la stabilizzazione del suolo, la depurazione delle acque superficiali, l’incremento di valore degli immobili circostanti ed altro ancora".
Per questi motivi, l’associazione ambientalista ha esortato il Comune a dotarsi anche di un vero “Piano per il Verde Pubblico”, strumento di pianificazione e gestione del patrimonio forestale cittadino ritenuto fondamentale e che consenta di non lasciare l’esecuzione, senza nessun controllo, alle ditte appaltanti.
Sarebbe anche necessaria l’istituzione di un tavolo tecnico con le associazioni ambientaliste e con gli ordini professionali di riferimento (agronomi e architetti) per iniziare un percorso per la redazione del Piano.
Nella diffida, a firma del vicepresidente di Legambiente Calabria Onlus Andrea Dominijanni e del presidente del Centro di azione giuridica di Legambiente Anna Parretta, si chiede anche l’accesso a tutti gli atti del procedimento. In caso di inadempimento dell’obbligo a provvedere da parte dell’amministrazione, l’Associazione ambientalista si dice costretta ad agire all’autorità giudiziaria.