Al Teatro della Girandola “La storia di Celestino”

Reggio Calabria Tempo Libero

Si terrà sabato 10 e domenica 11 marzo alle 18 lo spettacolo “La storia di Celestino” di e con Cico Cuzzocrea al Teatro della Girandola a Reggio Calabria nell’ambito della terza edizione della rassegna “Approdi” dedicata ai più piccoli e alle loro famiglie. In questo spettacolo Cico racconta la storia di un pagliaccio di nome Celestino che un giorno si sentì insicuro perchè pensò di non essere un bravo pagliaccio, ebbe così paura e se ne vergognò, divenne triste e abbandonò il suo caro circo.

Durante il suo vagare Celestino fa degli incontri interessanti che lo convinceranno a tornare nel circo per la gioia e il piacere di tutti i bambini. Spettacolo fantasioso e divertente, durante il quale Cico mediante la clownerie, il racconto e la magia “trasporterà” l’immaginazione dei bambini in quel mondo colorato, vivace ed allegro che il circo da sempre ci regala. Alla fine dello spettacolo Cico sarà a disposizione per tutte le domande e le curiosità dei piccoli spettatori.

Spettacolo rivolto esclusivamente a bambini d’età compresa 5/10 anni, pensato appositamente per le scuole elementari o per un pubblico tipo famiglia. La storia di Celestino è una storia molto semplice in cui si narra la vicenda di un pagliaccio divenuto triste perché non riusciva più a divertire i bambini. La storia, oltre ad essere un intrattenimento è anche un pretesto per avvicinare il pubblico (bambini) alla conoscenza di altri linguaggi teatrali, che vanno oltre quello classico della tecnica dell‘attore, intesa come tecnica della voce, della parola, della recitazione. In questo caso i bambini, oltre ad ascoltare la storia, conosceranno tecniche come la micromagia, la pantomima, la giocoleria, la clowneria, l’equilibrismo. In contemporanea con il racconto (stimolo uditivo), si “eseguiranno” le altre tecniche (stimolo visivo).

Tecniche che, oltre a rendere più “vivace” il racconto, serviranno soprattutto a stimolare l’ immaginazione nel bambino. Immaginazione intesa come modo di operare della mente umana. L’immaginazione, che, come diceva Gianni Rodari, dovrebbe avere “diritto di cittadinanza” alla pari con tutti gli altri aspetti della formazione, avere il suo posto nell' educazione infantile, come la matematica. L’immaginazione o la fantasia, contribuisce in modo notevole a disinibire la mente, a farla uscire dagli schemi precostituiti, appianando la strada alla creatività. Creatività non intesa , come spesso succede, come sinonimo di fantasticheria o evasione dalla realtà e come tali ostacolati. Creatività nel senso di sviluppo autonomo, di intuizioni, ipotesi, esigenza di verifiche. Promuovere l’immaginazione, la fantasia e quindi la creatività, significa in sintesi, promuovere nel bambino la consapevolezza del suo modo di essere.