Doppia iniziativa di Lav: petizione e raccolta fondi per i diritti degli animali
Vivere con un animale domestico non deve più essere considerato un lusso: sarà questo il tema delle giornate nazionali Lav del 10 e 11 marzo, con replica il fine settimana successivo, per un Fisco non più nemico dei quattrozampe, per i diritti degli animali e delle loro famiglie.
Puoi firmare presso i tavoli LAV a Tropea, sabato 10 marzo, Piazza Vittorio Veneto, ore 16-20, a Parghelia, domenica 11 marzo, Piazza F. Ruffa, ore 10-13, a Vibo Valentia, sabato 17 marzo, Corso Vittorio Emanuele III, ore 16-20 ed a Santa Domenica di Ricadi, domenica 18 marzo, Piazza Roma, ore 16-20.
Lav sarà in piazza con una petizione per chiedere alcuni passi concreti per gli animali e in sostegno di tutti i cittadini che ne hanno accolto uno o più nella propria famiglia: un gesto d’amore e di responsabilità che fa bene agli animali, alle persone, alla collettività.
Nella petizione si chiede la cancellazione dell’aliquota iva su prestazioni veterinarie per animali adottati e la riduzione di quella su prestazioni veterinarie e cibo per animali non tenuti a scopo di lucro. Oggi invece si applica un’aliquota Iva del 22%, la stessa di alcuni beni di lusso, cifra ai massimi storici in Italia, come quella di Ferrari e Champagne.
L’abbattimento dei costi sproporzionati dei farmaci veterinari con il riconoscimento del farmaco generico anche in veterinaria e dell'uso del farmaco-equivalente. Il prezzo del farmaco veterinario - spesso ingiustificatamente alto rispetto gli equivalenti ad uso umano - e quello delle prestazioni veterinarie, possono rappresentare degli ostacoli alle terapie, fino a pregiudicare, in alcuni casi, il diritto dell’animale a essere curato e il dovere di chi lo detiene a prestargli la dovuta assistenza. Oltre che per i cittadini, questi costi rappresentano un problema per il Servizio Veterinario pubblico, per i Comuni e per le Onlus e hanno come effetto l’aumento della spesa pubblica, un peggioramento complessivo della tutela degli animali, e potenziali ricadute negative in termini igienico-sanitari per l’intera collettività.
L’aumento della quota di detrazione fiscale delle spese veterinarie e dei farmaci veterinari dalla dichiarazione dei redditi, rendendola totale per chi adotta un cane o un gatto. Oggi infatti queste spese sono detraibili entro il limite esiguo di 387,34 euro, con uno sconto massimo irrisorio di 49,06 euro, applicabile solo a chi spende più di 129,11 euro!
L’adozione di un cane o un gatto abbandonato, oltre a essere un gesto d’amore, è anche un fondamentale strumento di contrasto al randagismo, che assicura allo steso tempo il rispetto per gli animali e un risparmio considerevole per tutta la collettività. Eppure, in questo contesto, il valore etico e sociale dell’adozione, e la capacità di coloro che già vivono con un animale di prendersene cura in maniera adeguata, sono messi duramente alla prova!
“Le nostre proposte mirano a superare l’attuale stato di cose, per conseguire sia un miglioramento della qualità di vita degli animali, che un incremento delle adozioni, rendendo maggiormente sostenibile la spesa sostenuta dai cittadini, sia come privati che come sistema pubblico” - dichiara Ilaria Innocenti, responsabile Lav Area Animali familiari.
Necessario e improrogabile è inoltre il riconoscimento degli animali nella costituzione italiana, in quanto esseri senzienti capaci di provare piacere e dolore.
Grazie ai fondi raccolti, infatti, Lav sosterrà un piano pluriennale che, oltre a dare aiuto reale a cani e gatti, vedrà anche il diretto coinvolgimento delle istituzioni locali. Tante azioni partiranno già nel 2018: giornate per la microchippatura gratuita, progetti per la sterilizzazione di cani e gatti, promozione delle adozioni e formazione dei soggetti deputati alla lotta al randagismo e alla repressione dei reati in danno agli animali e altro ancora.