Cinghiali vaganti: Coldiretti avanza cinque proposte
Un doppio rischio quello che scaturisce dalla libera circolazione della fauna selvatica ormai fuori controllo: da un lato campi assediati da centinaia di cinghiali che distruggono ettari di colture, dall’altro l’incolumità delle persone visti i continui incidenti stradali che si verificano.
Una vicenda su cui Coldiretti cerca di far luce dato l’appetibile “mercato” dei cinghiali con il diffondersi della commercializzazione di carne in nero, priva di qualsiasi garanzia di carattere sanitario come testimoniano alcuni rapporti delle Asp che certificano casi di brucellosi dannosa per la salute umana e per gli allevamenti.
Ecco alcune soluzioni proposte da Coldiretti: “nei parchi nazionali e regionali vi è una forte presenza di cinghiali e pertanto gli Enti Parco devono procedere al Piano di contenimento. La Regione poi, deve ridefinire le aree vocate e non vocate. Altra proposta è di abilitare gli agricoltori che hanno la licenza di caccia ad essere parte attiva, visto che hanno e continuano a subire danni ingenti, nell’abbattimento dei cinghiali”.
“Vi è poi la necessità di liquidare velocemente i danni e soprattutto semplificare le procedure per la richiesta e liquidazione che sono complesse e onerose e spesso scoraggiano gli agricoltori danneggiati a presentare la domanda e ancora, prospetta Coldiretti, attivare la misura 5 del Psr Calabria 2014-2020 per azioni di prevenzione nelle aree più colpite. Un pacchetto di cinque proposte – termina la nota - sulle quali tutti i soggetti (Regione, Parchi, e servizi veterinari Asp) non possono più perdere tempo”.