Riunione Confial, Di Iacovo: “rivedere art. 39, garantire rappresentatività sindacale”

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In occasione della conferenza tenutasi insieme agli esperti in materia di lavoro e ai dirigenti sindacali, tenutasi presso la sede romana di Confial, era presente anche il Coordinatore della Segreteria nazionale Benedetto Di Iacovo.

Il recente “Patto per la fabbrica” sottoscritto da Confindustria e Cgil, Cisl e Uil più che risolvere i problemi legati a rappresentanza, rappresentatività ed efficacia dei contratti collettivi, li lascia insoluti se non li aggrava.

Il fuoco dell’assemblea si è soffermato sull’articolo 39 della Costituzione, in materia di disciplina dei sindacati, efficacia generale dei contratti collettivi, verifica della effettiva rappresentatività. È stato inoltre analizzato il modello francese, con la legge che sostiene l’autonomia collettiva derivante da accordi interconfederali.

Si è poi riflettuto sulla necessità di “un intervento legislativo che dovrebbe riguardare anche i diritti sindacali in azienda, collegati alla verifica della rappresentatività con il voto e non solo con riferimento alla stipula e alla negoziazione di contratti collettivi, come deriva dall’attuale formulazione dell’articolo 19 dello Statuto dei lavoratori, che consente ai datori di lavoro di scegliersi gli interlocutori sindacali, al di fuori di verifiche certe circa la reale consistenza associativa e di consenso in azienda, unico strumento di legittimazione del potere di contrattazione”.

“C’è bisogno quindi, di una rilettura dell’articolo 39 della Costituzione, con delle alternative, per ciò che attiene il rapporto tra rappresentanza ed efficacia erga omnes dei contratti collettivi di lavoro ricordando gli studi di Massimo D’Antona secondo cui la Costituzione ‘apprende dai processi storici, siano essi compresi nell’ordinamento giuridico oppure estesi alla sfera sociale, soprattutto laddove, come avviene per l’articolo 39 prima e seconda parte, non contiene solo norme di dettaglio ma principi in quanto aperti ai valori e dunque alle dinamiche di inveramento dei valori che si sviluppano in ambiti diversi, quello dei rapporti tra stato e gruppi sociali organizzati, quello dei rapporti pluralistici tra organizzazioni contrapposte e concorrenti, quello dei rapporti tra le organizzazioni e gli individui che sono rappresentati, ma anche soggetti all’autorità normativa delle organizzazioni, con il ricorso al metodo ermeneutico per una lettura dinamica e non statica della Costituzione, secondo l’insegnamento di Luigi Mengoni’”.

“Risulta essere sempre più urgente e necessaria la convocazione degli ‘Stati generali delle sigle dell’Autonomia’ - ha tuonato Benedetto Di Iacovo. Il Patto della Fabbrica tende di mantenere lo status quo, concentrando in quel vecchio e vetusto metodo degli Accordi interconfederali tra Confindustria e triplice il modello contrattuale e della rappresentanza, in modo da consentire ai “giocatori in partita” di scrivere le regole del gioco”.

Nei prossimi mesi e dopo le elezioni delle Rsu, la Confial organizzerà una specifica iniziativa invitando tutte le sigle ad una tavola rotonda sull’argomento.