Rimodulazione fondi enti intermedi, l’invito della Provincia
Sul tavolo del confronto c’erano le potenzialità del Centro di Ricerca e Servizi Avanzati per l’innovazione Rurale che ieri, con l’approvazione dell’atto costitutivo e dello statuto oltre che della nomina dei tre componenti provinciali nel Consiglio d’amministrazione, ha fatto un ulteriore passo in avanti verso la piena operatività.
Ma nella stessa riunione, il Consiglio provinciale di Catanzaro, convocato dal presidente Enzo Bruno, si è trovato anche davanti alla necessità di deliberare la presa d’atto della raccomandazione del Congresso dei Poteri regionali e locali del 18 ottobre 2017: va rimodulata l’attuale disciplina elettiva e finanziaria delle Province contenuta nella legge 56 del 2014, disegnando un ordinamento locale delle Province stabile e coerente con la Costituzione e con la Carta europea delle autonomie locali.
Nella raccomandazione approvata ieri all’unanimità, si invitano anche il Governo e il Parlamento a ripristinare il sistema dell’elezione diretta del presidente e del Consiglio provinciale, così come prevede il titolo V della Costituzione italiana, nonché l’articolo 3 della Carta europea dell’autonomia locale. L’ulteriore invito è relativo all’invito rivolto a Governo e Parlamento di mantenere integralmente a beneficio delle Province le entrate tributarie proprie delle stesse, nel rispetto dell’articolo 119 della Costituzione e dell’articolo 9 della Carta europea dell’autonomia locale, fatte salve le eventuali ulteriori risorse a copertura delle funzioni assegnate.
Il presidente della Provincia di Catanzaro, quindi, trasmetterà la deliberazione all’Upi e ai Consigli delle Province e delle Regioni a Statuto ordinario affinchè tutti insieme formulino appello a Governo e Parlamento, in modo che di seguito l’Upi raccolga i vari atti deliberativi delle Province e provveda all’inoltro al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei ministri, della Camera e del Senato. Serve, insomma, la modifica dell’assetto istituzionale disegnato dalla legge Delrio al fine di assicurare autonomia istituzionale, finanziaria e organizzativa alle Province per come previsto nella Costituzione.
Ma tornando allo scopo di Crisea, per il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, rappresenta “la grande sfida da vincere mettendo in atto tutte le potenzialità del Centro: sostenere lo sviluppo delle realtà locali attraverso una serie di servizi avanzanti”. Proprio riflettendo sulle potenzialità del Centro di Ricerca e Servizi Avanzati per l’innovazione Rurale, il presidente Bruno è tornato su quello che si può configurare come un primo esempio concreto di progetto per la tutela e la valorizzazione dell’eccezionale patrimonio agroalimentare del nostro territorio, individuato nella proficua collaborazione con la Piazza Etica Calabria Contadina, un luogo fisico che a breve verrà inaugurato a Catanzaro, presso la Cittadella Amministrativa della Regione Calabria
“Si tratta di un progetto ambizioso che vuole unire energie e realizzare una rete in grado di affrontare la sfida della consapevolezza identitaria-culturale e la sfida esterna del mercato con qualità e credibilità – ha spiegato Bruno - ne abbiamo parlato nei giorni scorsi nella Sala Giunta - alla presenza dell’amministratore delegato della RistorArt Nicola Capogreco ai dirigenti scolastici degli istituti superiori che nelle province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia hanno indirizzi specifici legati alla ristorazione e al turismo.
Era presente anche il consigliere Giacomo Muraca che ringrazio per il contributo portato al confronto con la sua esperienza di spessore nel settore dell’agroalimentare, e anche per aver arricchito il dibattito invitando Ludovico Abenavoli, gastroenterologo di fama internazionale che non solo ringrazio per la sua presenza ma anche perché ha dato la propria disponibilità ad individuare percorsi di collaborazione per progetti sulla dieta mediterranea da proporre nelle scuole. La salute parte dalla tavola, e quindi da un consumo consapevole ed etico: Crisea proporrà una serie servizi alle imprese agroalimentari e zootecniche calabresi in questa direzione e sarà anche incubatore di servizi reali alle imprese con l’accoglienza di imprese della provincia, un centro servizi di alta formazione e di informazione tecnica e un centro di servizi reali all’impresa per l’innovazione e per l’esposizione di produzione innovativa. Possiamo davvero fare qualcosa di concreto per la crescita e lo sviluppo della provincia legato alle vocazioni più autentiche nella nostra terra”.