Paola, grande partecipazione alla tappa contro la violenza di genere
È stata molto partecipata la seconda tappa del progetto itinerante “Violenza di genere, riconoscerla e prevenirla” che si è svolta il 20 marzo a Paola presso l’Ipseoa San Francesco nell'ambito di un percorso di sensibilizzazione articolato in quattro scuole di Comuni diversi del Tirreno Cosentino, organizzato dalla Ginestra “Sportello Antiviolenza” e dal Comune di Diamante, Assessorato al Welfare, in collaborazione con la Questura di Cosenza, con il CIF (Centro Italiano Femminile) e con l’AIDM (Associazione Italiana Donne Medico) Sezione di Diamante - Riviera dei Cedri.
L’obiettivo di questo progetto, che ha preso il via il 6 marzo scorso con i ragazzi dell’ IISS di Diamante e de “I Licei di Belvedere Marittimo”, è quello di fornire una corretta educazione ai sentimenti e al rispetto delle diversità, ma è anche quello di prevenire la violenza sulle ragazze e sulle donne combattendo quelle discriminazioni già presenti negli adolescenti, fornendo loro strumenti per individuare situazioni di potenziale pericolosità.
I lavori, a Paola, sono stati aperti con la proiezione di un video sulla violenza sulle donne in ambito familiare “Io sono Valentina”, girato dalla Ginestra insieme ai ragazzi dell’Istituto Socio Sanitario di Tortora “Antonio Gabriele”.
La presidente de “la Ginestra, Teresa Sposato, ha spiegato che “la violenza di genere, la violenza domestica, il femminicidio non derivano da raptus impulsivi di una persona, ma i loro segnali sono presenti già nella fase adolescenziale, e cioè fin dalle prime relazioni. Se sentite che c’è qualcosa che non va - ha aggiunto la Sposato rivolgendosi ai ragazzi - dite no, parlatene con la famiglia, con i professori, recatevi agli “ sportelli antiviolenza”. Ad affiancare la Ginestra Domenico Lanzaro, Dirigente Commissariato di Pubblica Sicurezza di Paola, che ha parlato con gli studenti dell’ importanza della denuncia riferendo, a tal proposito, la testimonianza del lavoro che le forze di polizia svolgono quando si trovano di fronte a casi di violenza sulle donne.
Mariassunta Urciuolo , Presidente AIDM (Associazione Italiana Donne Medico) Sezione di Diamante-Riviera dei Cedri ed Assessore al Welfare del Comune di Diamante ha rimarcato ai ragazzi l’ importanza di riconoscere e non sottovalutare segnali che poi possono trasformarsi in un rapporto rischioso ed anche l’ importanza della denuncia. L’AIDM è un’ associazione che opera su tutto il territorio nazionale oltre che in ambito specialistico anche nel sociale e, nell’ ambito degli interventi per contrastare la violenza sulle donne si è occupata dell’ attivazione in Calabria, in provincia di Catanzaro, del Percorso Rosa (o codice rosa) come progetto pilota da riproporsi su tutto il territorio regionale.
Si tratta di un circuito di accesso al Pronto Soccorso riservato a tutte le vittime di violenza, con personale specializzato, per ricevere accoglienza, sostegno adeguato, aiuto e cure e che vede un lavoro di squadra tra i diversi organi istituzionali preposti e le diverse associazioni del territorio. Maria Francesca Papa ha spiegato ai ragazzi la violenza di carattere psicologico , “che è quella silenziosa, difficile da individuare perché non lascia segni sul corpo di una donna ma ne distrugge lentamente l’identità”.
Concetta Grosso, vice presidente de La Ginestra, ha invece spiegato l’importanza del lavoro delle associazioni, e della rete nella prevenzione e nel contrasto della violenza di genere. I lavori sono stati chiusi dal criminologo Sergio Caruso che ha spiegato ai ragazzi i segnali utili per individuare le relazioni pericolose ribadendo che non esiste l’amore malato, che è un'affermazione mediatica, esiste solo l’ amore, un'emozione bellissima, che rende liberi e non prigionieri, che crea fiducia e non possesso. Prossima tappa di questa importante e quanto mai necessaria iniziativa il prossimo 12 aprile presso l’Aula Magna del Liceo Silvio Lopiano di Cetraro.