Finti annunci web: compravano e venivano raggirati, beccati dieci truffatori
Sette diverse truffe on line messe in atto utilizzando dei siti internet più che noti: “Subito”, “Facebook” ed “E-bay”.
La tecnica utilizzata era sempre la stessa: un profilo falso con cui si pubblicizzava un prodotto sul web e, come novità, nelle pagine di acquisiti presenti su “Facebook”, una richiesta di pagamento anticipato tramite la ricarica di carte prepagate, vaglia postale o in moneta virtuale, con i “bitcoin” che ora vanno sempre più di moda.
I prodotti erano generalmente auto usate, mezzi agricoli di seconda mano oppure i sempre gettonati elettrodomestici come cellulari, televisori e play station. Il problema, però, era che una volta pagato per l’acquisto, la merce non veniva mai consegnata.
Tra le vittime dei raggiri anche alcuni cittadini di San Giovanni in Fiore, popoloso centro della Sila cosentina. Su questi casi hanno iniziato ad investigare i carabinieri del capoluogo e della stazione locale.
Un’indagine che è partita nell’agosto dell’anno scorso e che oggi ha portato ad identificare i presunti responsabili degli imbrogli: dieci persone, tutte con precedenti specifici, che sono state denunciate a piede libero per truffa telematica.
I militari, per arrivare a loro, si sono praticamente nascosti dietro un nome e una foto falsi, ovvero dei cosiddetti “avatar”, giungendo quindi ad individuare i truffatori - spesso noti per precedenti truffe online e residenti in regioni limitrofe – e che, approfittando della buona fede di acquirenti di ogni età, pubblicano numerosi annunci “fasulli” di vendita e su diversi siti web, mostrandosi inizialmente premurosi e gentili per poi, una volta incassato, non rispondere più alle richieste del compratore o cancellando il proprio “account”.
Le indagini sono tutt’ora in corso per comprendere meglio l’entità del fenomeno e quindi indirizzare le investigazioni per un efficace contrasto.