Sicurezza all’Unical. Crisci incontra il prefetto Tomao
Massima attenzione, da parte del rettore Gino Mirocle Crisci, sul tema della sicurezza dell’ateneo. A seguito di alcuni episodi di vandalismo degli ultimi giorni, il rettore ha chiesto un incontro al prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao che è intervenuto, questa mattina, a margine della seduta del Consiglio di amministrazione.
Il rettore ha illustrato, anche attraverso l’ausilio di materiale fotografico, la situazione di devastazione che l’università sta subendo per colpa di vandali non ancora individuati, in particolare in alcune strutture del Polifunzionale e nei primi cubi del ponte Bucci. Crisci ha anche, nuovamente, sottolineato la particolare natura di queste incursioni, durante le quali non vengono mai portati via oggetti di particolare valore, ma ci si accanisce sul puro atto di devastazione, quasi a voler generare nell’opinione pubblica, un’immagine di poca sicurezza dell’università, per motivi del tutto strumentali.
Crisci ha poi spiegato le misure dissuasive già messe in atto dall’università che, però, da sola non può mettere in campo le risorse tecniche e di vigilanza che sarebbero necessarie per la copertura totale del campus, in termini di edifici e di arco temporale. Alcuni docenti hanno portato le loro testimonianze sull’entità degli atti delittuosi subiti, mentre il rappresentante degli studenti, Diego Mazzitelli, ringraziando il prefetto per la vicinanza dimostrata, ha colto l'occasione per manifestare lo stato di insicurezza che vive la comunità studentesca e la necessità di mettere in atto al più presto nuove misure di prevenzione.
Il prefetto ha assicurato che porterà all’attenzione del prossimo incontro del Comitato ordine e sicurezza pubblica, le esigenze dell’Unical, sottolineando come un presidio culturale di eccellenza come questo, non possa essere lasciato da solo in una situazione di particolare preoccupazione. L’intervento del prefetto sarà diretto, inoltre, alla richiesta alle forze dell’ordine e, in particolare, ai carabinieri di Rende, di un più costante presidio della zona del campus, possibilmente con la presenza di una stazione mobile.
Il punto cardine resta quello della prevenzione: da una parte si sta provvedendo ad installare un nuovo sistema di videosorveglianza in alta definizione, che, però, a causa di costi molto elevati sarà attivato a scaglioni. Dall’altra parte, nell’immediato, il rettore chiederà ai vari Dipartimenti di attivarsi attraverso l’installazione di allarmi e apparecchiature anti intrusione. Infatti nei Dipartimenti che, in autonomia, hanno già provveduto a dotarsi di tali sistemi non si registrano atti vandalici da diversi anni.