Cotronei. Immigrazione e vittime del mare, se ne parla all’Istituto “M. Hack”
“L’associazione “Circolo Noi con Voi” è stata promotrice di un convegno sul tema “L’immigrazione e le vittime del mare” svolto ieri presso l’istituto Superiore “M. Hack” di Cotronei”. Ad arricchire l’appuntamento culturale, è stata la presenza della Capitaneria di Porto di Crotone, dell’Unicef e della Cooperativa “Agape” di Savelli.
Ad introdurre il convegno ci ha pensato la referente Unicef della sezione di Cotronei, Giovanna Lopez, presentando dei video sull’importanza dell’accoglienza e della solidarietà. Il Coordinatore dell’Associazione “Circolo Noi con Voi”, Salvatore Chimento ha espresso: “da parte nostra l’attenzione è stata massima, abbiamo individuato gli ospiti in base al ruolo e all’impegno che svolgono in merito al tema. Quotidianamente, accendendo la tv, sentiamo frasi e incitazioni alla violenza e alla discriminazione, cosa più grave quando questi provengono da esponenti politici o organizzazioni. Abbiamo il dovere morale di essere educati a temi del genere, non possiamo fare finta di nulla sapendo che dal 2014 sono circa 15 mila le persone morte in mare nell’intendo di trovare una libertà e la dignità umana. Ci impegneremo ad organizzare iniziative simili da condividere con tutta la comunità di Cotronei”, il comandante Giuseppe Andronaco della Capitaneria di Porto di Crotone, ha detto - “oggi siamo qui per parlare del ruolo che svolge la guardia costiera nelle operazioni di salvataggio. Siamo chiamati a svolgere il nostro servizio di soccorso a prescindere dal colore della pelle o da dove si verificano le vicende. Per quanto riguarda tutti gli altri temi legati alla successiva gestione della presenza dei migranti, a noi poco interessa, sarà compito delle altre istituzioni. Noi abbiamo il dovere di correre in soccorso di queste persone e rappresentare per loro un punto di riferimento.”
Il capo del servizio operativo della Capitaneria, il comandante Ivan Bari, proiettando un video, ha illustrato le operazioni di soccorso e come le stesse si svolgono in mare, senza sottovalutare tutti i pericoli e le circostanze critiche che si presentano, “vedere negli occhi di queste persone la speranza e la fiducia è per noi la nostra ricompensa”. Il presidente provinciale di Unicef, Donatella Intrieri ha affermato che “Unicef è uno dei principali protagonisti nelle attività di tutela dei minori, bisogna cominciare ad entrare nell’ottica che gli esseri umani sono tutti uguali senza alcuna distinzione. L’Unicef internazionale, così come quella italiana, svolge un ruolo importantissimo per quanto riguarda la situazione degli immigrati”.
Il coordinatore del progetto Sprar, Nicola Borza, ha illustrato le attività e le iniziative in cui vengono coinvolti i richiedenti asilo soprattutto nella piccola realtà di Savelli: “oggi è un importante giorno di conoscenza, di approfondimento e di discussione sul fenomeno migratorio. La questione dell’immigrazione ci pone il problema della governabilità del mondo della pace e nel rispetto dei diritti a tutti gli esseri umani. Nel centro di Savelli abbiamo beneficiari con età dai 18 ai 36 anni, arrivati in Italia da qualche anno dopo un lunghissimo viaggio fuggendo da situazioni estreme. Sono certo che le istituzioni, parlando dei progetti Sprar, avranno per tempo predisposto le iniziative più opportune per le vittime dell’immigrazione e sul concetto di accoglienza, integrazione e inclusione sociale. Ringrazio gli organizzatori a nome della cooperativa sociale Agape e si rimane a disposizione per eventuali collaborazioni future”.
Infine, l’associazione “Circolo Noi con Voi” ha voluto intensificare il lavoro nell’ambito, inserendo fra i temi che si tratteranno al prossimo meeting dei giovani di giugno, anche l’immigrazione e l’accoglienza in un alternarsi di testimonianze e confronto con i giovani partecipanti.”