Pesca abusiva e frode: la Guardia Costiera roccellese traccia i primi bilanci
La Guardia Costiera roccellese, a circa tre mesi dall’inizio del 2018, traccia i primi bilanci dei controlli in svolti in collaborazione con le altre forze armate e con l‟ispettorato del lavoro.
Tra gli illeciti rilevati, le maggiori sanzioni sono state applicate a causa della mancanza di tracciabilità del prodotto ittico. In particolare, sono state elevate sanzioni per un totale di 12.000 € con relativi sequestri di prodotti ittici per un totale di circa 500 kg.
Altre verifiche hanno portato a riscontrare la vendita di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione da parte di venditori ambulanti e in questo caso è stato posto sotto sequestro 1 quintale di pesce.
Particolarmente intensa è stata anche l’attività dell’Ispettorato del Lavoro di Reggio Calabria. La collaborazione con l‟Ufficio circondariale marittimo di Roccella Jonica, nell’area della Locride ha fatto emergere la presenza di numerosi lavoratori “in nero” nelle attività di ristorazione con sanzioni per i proprietari delle stesse per circa 50.000 €.
In materia penale sono 5 le comunicazioni di notizie di reato con sequestri penali di circa 60 kg di prodotto ittico vario, rinvenuto in cattivo stato di conservazione, a carico di venditori ambulanti non autorizzati;
In ambito amministrativo, invece, sono state effettuate contestazioni per un ammontare di circa 50.000 euro con relativi sequestri per circa 900 kg di prodotto ittico a carico di esercenti commerciali per la non corretta tracciabilità dei prodotti ittici e di privati cittadini che detenevano novellame di sarda, oltre a 4 contestazioni per vendita di prodotto ittico in cattivo stato di conservazione e per frode in commercio.
A questo bilancio si aggiungono le sanzioni comminate nell’ambito delle Operazioni di controllo in materia di pesca coordinate dalla Direzione Marittima di Reggio Calabria.