Approvato il regolamento della Consulta per il Dialogo e le Confessioni Religiose
Il presidente della commissione statuto e regolamenti del Comune di Reggio Calabria, Demetrio Martino, comunica che nell’ultima seduta di commissione tenutasi a Palazzo San Giorgio, con 8 voti favorevoli e 2 astensioni, è stato licenziato il testo del regolamento che istituisce la consulta per il dialogo con le confessioni religiose del Comune di Reggio Calabria.
La consulta è composta dai rappresentanti delle confessioni religiose presenti sul territorio del Comune di Reggio Calabria, aventi rapporti con lo Stato italiano o che comunque possono dimostrare una presenza significativa in città.
L’assemblea dei delegati e la commissione direttiva sono gli organi della consulta, composta dai rappresentanti delle confessioni religiose, che ha come obiettivi promuovere le relazioni nell’ambito delle istituzioni laiche cittadine tra le differenti confessioni religiose presenti sul territorio comunale, al fine di favorire la reciproca conoscenza e il dialogo tra le comunità religiose e la società civile.
La nascita della consulta è finalizzata in particolare ad organizzare incontri ed attività dirette al superamento dei pregiudizi e delle incomprensioni culturali e suggerire all’amministrazione locale interventi e strumenti idonei alla promozione di un clima di pacifica convivenze e solidarietà tra i cittadini. Nell’esprimere la sua soddisfazione per l’importante e ulteriore tassello normativo messo a punto dalla commissione statuto e regolamenti, il presidente Martino evidenzia come: “per la propria naturale posizione geopolitica, la città di Reggio Calabria si pone da sempre come una città di frontiera: punto di incontro tra confessioni religiose e culture che sono anche espressione di diverse punti di vista e modalità di vivere il quotidiano”.
“L’importanza dello strumento che è stato introdotto è fondamentale- spiega Martino- in quanto permette all’amministrazione comunale di affrontare con una prospettiva di ampio respiro la convivenza e la coesione delle comunità in un’ottica culturale e civile davvero metropolitana”.
La consulta intende infatti porsi come elemento che porti a valorizzare l’elemento della cittadinanza attiva e della presenza sul territorio a partire dalla propria confessione religiosa vista come elemento di unione e dialogo che porta conoscenza. “La conoscenza stempera i conflitti – conclude Martino - e crea quella coesione che è l’unico vero antidoto in grado di assicurare e curare la crescita di una comunità pacifica e solidale”.