Robbe (Regione): “contrasto alla povertà è una nostra priorità”
“Stiamo procedendo all’istituzione del tavolo regionale sulla povertà per avviare la definizione del ‘Piano contro la povertà’ tenendo presenti una serie di indicatori dei livelli minimi di servizi da garantire, sia dal punto di vista dell'accesso da parte dei beneficiari, delle prestazioni offerte, con riguardo anche alle politiche attive del lavoro, e sia dal punto di vista del sostegno al reddito. Il contrasto alla povertà è una priorità di cui la Regione Calabria si sta facendo carico, sia con il reddito minimo di inserimento sia con altre misure mirate. Occorre adesso potenziare al massimo le sinergie”.
Ad annunciarlo è l’assessore regionale alle Politiche sociali, Angela Robbe che proferisce ancora “il prossimo passo, adesso, dopo l'approvazione in Giunta della deliberazione di costituzione della Rete regionale, è l'individuazione del partenariato sociale che dovrà confrontarsi con noi per mettere a sistema tutte le politiche e gli interventi in campo sociale, renderli meno disomogenei e dunque più rispondenti all’obiettivo della legge. Obiettivo che si concretizza nel contrastare povertà ed esclusione, in un momento complicato per il Paese e per la Calabria, nel quale molte persone necessitano di sostegno al reddito e di politiche di supporto”.
C’è da ricordare che la rete regionale è un organismo che ha previsto, tra le altre cose, il Rei (Reddito di Inclusione Sociale).
“La rete ci offre una grande occasione per incrementare l'efficacia delle nostre azioni in campo sociale, anche al di là del contrasto alla povertà – dice ancora l’assessore alle Politiche sociali. Per tale ragione accelereremo la tempistica, procedendo speditamente all'approvazione del regolamento di funzionamento per poi passare alle riunioni operative, con il coinvolgimento delle forze sociali”.
“Compito del Piano regionale di contrasto alla povertà – conclude Robbe - alla cui elaborazione la Rete si dedicherà da subito, è quello di disciplinare le modalità con cui i servizi si organizzano e le forme di collaborazione tra gli stessi, partendo da due condizioni: l’omogeneità degli ambiti territoriali di programmazione ed il coinvolgimento del terzo settore”.