Oliverio a Palmi: “Il Nuovo Ospedale della Piana sarà realizzato”
“Dobbiamo lavorare in stretta sinergia e con grande determinazione -ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio- nessuno è controparte dell’altro. Abbiamo tutti lo stesso obiettivo: realizzare al più presto questa grande ed importante struttura sanitaria nella Piana. Per questo motivo accolgo con grandissimo piacere la proposta di istituire un tavolo tecnico che veda anche la vostra partecipazione. Accetto volentieri perché il tavolo ci consente di avere un aggiornamento ed un monitoraggio continuo sul prosieguo dei lavori ed è una garanzia per ognuno di noi”.
È la rassicurazione che il governatore ha dato a Palmi, assicurando al primo cittadino che il nuovo ospedale della Piana si farà. Il progetto preliminare, approvato dal commissario delegato, risale al mese di luglio dei 2011 e prevede che la nuova struttura sanitaria abbia una dotazione di 314 posti letto, oltre a 38 posti tecnici per un totale complessivo di 352 posti letto. L'investimento ammonta ad oltre 150 milioni di euro. Nell'aprile 2015 era arrivata la sottoscrizione del contratto di concessione tra Regione Calabria, Asp di Reggio Calabria e la società "Ospedale della Piana di Gioia Tauro".
E’ emerso nel corso di un incontro che Oliverio, ha avuto ieri sera con la numerosissima platea di sindaci, amministratori locali e cittadini presso la sala consiliare del Comune di Palmi (oltre mille persone sono state costrette a seguire gli interventi dalla piazza prospiciente Palazzo San Nicola attraverso altoparlanti esterni) per discutere della realizzazione del Nuovo Ospedale della Piana di Gioia Tauro.
Il presidente della Giunta regionale, che in mattinata era stato impegnato con i lavori del Consiglio regionale, era accompagnato dal presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, dal capogruppo del Pd Sebi Romeo e dal Rup (Responsabile Unico del Procedimento), Domenico Pallaria che, nel corso del suo intervento, ha illustrato i tempi per il prosieguo di un iter iniziato nel lontano 7 dicembre 2007 con un Accordo di Programma tra Ministero e Regione. A novembre dello stesso anno la comunicazione da parte della Prefettura di Catania del provvedimento interdittivo antimafia nei confronti della "Tecnis", la società aggiudicatrice del bando, e la nomina dell'amministratore per la gestione straordinaria e temporanea. Il 20 ottobre del 2016, a seguito della revoca dell'interdittiva antimafia della "Tecnis", presso la Prefettura di Reggio Calabria è stato sottoscritto il Protocollo di Legalità tra Regione Calabria, Asp di Reggio Calabria, il Concessionario e la Prefettura.
“Ho ereditato - ha detto Pallaria - una pratica amministrativa assai complicata e travagliata, ma oggi mi sento di dare date precise, sancite in modo indelebile, un impegno di cui mi assumo la piena responsabilità in prima persona: iI termine di consegna del progetto definito è fissato per il 22 agosto 2018”.
All’intervento di Pallaria è seguito quello del presidente della Regione, Mario Oliverio che, dopo aver rimarcato l’utilità del dialogo e del confronto su temi importanti e sensibili come quello della sanità, ha ricordato la lunga “traversata del deserto” della sanità in Calabria che dal 2010 è soggetta ad un regime commissariale che, invece di supplire alle inefficienze della Regione, presenta un bilancio assolutamente inadeguato e negativo.
“Ci si è rivolti ad Infrastrutture Lombarde per una progettazione -ha aggiunto- che poteva essere gestita anche qui in Calabria. Per ben due volte sono stato chiamato in sede di commissione antimafia a rispondere, in pratica, del nulla, ovvero in merito alle accuse di mafiosità di un sito di proprietà statale. Avremmo potuto bloccare tutto e ricominciare daccapo, ma nonostante le mille difficoltà che ci siamo trovati ad affrontare non per nostra responsabilità, ma per le scelte effettuate da chi ci ha preceduto, non ci siamo fatti prendere dal panico.
"Siamo andati avanti lo stesso, con grande determinazione e senza aspettare che la Tecnis risolvesse i propri problemi con la cessione di un ramo di azienda, una procedura di cui, proprio oggi, abbiamo avuto la definitiva conferma. Sulla progettazione esecutiva i tempi possono e devono essere ridotti, sappiamo il termine entro il quale non si può andare, ma noi dobbiamo pretendere che si proceda il più rapidamente possibile, affinché si possa recuperare anche solo un giorno”.