Litigano per un video al ristorante: “non metterlo sui social”, poi lo accoltella
In brevissimo tempo i carabinieri di Scalea ritengono di aver fatto luce su un tentato omicidio avvenuto la sera del 5 gennaio scorso nella stessa cittadina tirrenica del cosentino.
Un quarto d’ora prima della mezzanotte di quel giorno, arrivò infatti una telefonata al 112 ed un pattuglia intervenne nei pressi di un ristorante nel centro storico dove era stata segnalata la presenza di un uomo ferito.
Giunti sul posto i militari constatarono che era un 49enne di origini siciliane ma residente a Scalea, e notarono che presentava un’evidente ferita d’arma da taglio di poco sotto al cuore (QUI), esattamente nella zona toracico addominale sinistra, per cui fu allertato il 118 e l’uomo subito portato nell’Ospedale di Paola.
I carabinieri hanno indagato sull’accaduto e grazie anche alla testimonianze delle persone che hanno assistito ai fatti, raccolte nell’immediatezza e risultate importantissimi ai fini delle investigazioni, ritengono oggi di aver ricostruito l’accaduto e identificato il presunto autore.
L’ipotesi è che la vittima, che stava trascorrendo la serata in un ristorante insieme ai suoi familiari, ad un certo punto avrebbe iniziato a registrare alcuni video con lo smartphone riprendendo l’interno del locale dove vi era anche della musica dal vivo, filmati che sono stati poi acquisiti dagli investigatori.
Il presunto accoltellatore, probabilmente si sarebbe infastidito perché ripreso anch’egli nei vari video, e si sarebbe così avvicinato al 49enne dicendogli che non voleva fossero pubblicati sui social networks.
Nonostante la vittima lo avesse rassicurato più volte del fatto che non l’avrebbe fatto, visibilmente infastidito, e al culmine di un’animata discussione, gli avrebbe dato uno schiaffo e successivamente lo avrebbe colpito verosimilmente con un coltello, all’altezza di organi vitali, “solo per puro caso non mortalmente”, sostengono i militari.
Fondamentale sarebbe stato anche l’intervento del proprietario del locale che li avrebbe divisi evitando che la situazione potesse aggravarsi ulteriormente.
Alla luce di questa ricostruzione, il Gip del tribunale di Paola ha quindi emesso un’ordinanza di custodia cautelare, eseguita dai carabinieri, che hanno arrestato e portato in carcere un 36enne napoletano residente a Scalea, a cui si contesta il tentato omicidio aggravato dai futili motivi ed il porto di armi od oggetti atti ad offendere.
Aggravante è dovuta poiché “avrebbe compiuto atti idonei e univocamente diretti a cagionare la morte del 49enne” procurandogli delle ferite nelle parti vitali, “evento non verificatosi per cause indipendenti dalla propria volontà e per aver agito per futili motivi”, sostengono gli inquirenti.