Aic Camp 2018. Il calcio attraverso la pedagogia

Reggio Calabria Sport

L'Associazione Italiana Calciatori presenta gli “AIC Camp 2018”, stage estivi di calcio che si rivolgono a ragazzi e ragazze dai 7 ai 13 anni e propongono l’attività sportiva in un contesto di vacanza e animazione.

Il progetto Aic Camp è iniziato nel 2013 per mezzo del Dipartimento Junior coordinato dal campione del Mondo Simone Perrotta, che seguirà in prima persona alcune tappe del tour estivo. Le attività sportive prevedono un percorso educativo rivolto ai giovani con l’obiettivo di promuovere la disciplina individuale e di squadra, il rispetto delle regole e dell’avversario.

Si inizia il 31 maggio dalle 17.00 alle 19.00 mentre l’1 giugno dalle 9.00 alle 11.30 e dalle 17.00 alle 19.00. Il 2 giugno, ultimo giorno di Aic Camp, l’attività è prevista invece dalle 9.00 alle 11.00 e a seguire c’è la consegna degli attestati di partecipazione. Il punto di incontro sia alla mattina che al pomeriggio è presso lo stadio Comunale di San Luca che dispone di un campo a 11 in erba naturale.

Da tre anni il Dipartimento Junior di Aic collabora con Unicef che ha riconosciuto il modello formativo Aic come esempio di allenamento e di insegnamento-apprendimento adeguato a tutelare i diritti dei bambini che praticano attività sportiva.

Lo staff tecnico è formato da allenatori specializzati, coordinati dalla pedagogista e calciatrice Veronica Brutti, e da allenatori specializzati. Lo Staff è formato inoltre dagli ex calciatori e tecnici Ciccio Mortelliti, Gianni Migliorini, Giuseppe Babuscia, Paolo Pitasi, Sergio Campolo e Stefano Invernizzi.

Il programma delle attività prevede il coinvolgimento attivo dei ragazzi nella parte in campo e in quella in aula, sempre strettamente correlate. Nel programma tecnico l’obiettivo viene sviluppato attraverso l’utilizzo del metodo a fasi e della suddivisione del campo in quadrati, con obiettivi primari quali dribbling, difesa della palla, guida della palla, passaggio e controllo a seguire; per ognuno di essi ogni allenamento prevede un gioco iniziale, le esercitazioni, le situazioni e un gioco a tema.

Gli allenamenti vengono inoltre utilizzati per associare il gesto tecnico ai valori proposti durante i laboratori educativi, che hanno come filo conduttore il fair play, le regole, il rispetto delle di compagni e avversari, i diritti e i doveri. Attraverso letture e visione di filmati attentamente selezionati, i ragazzi vengono invitati a riflettere sull’importanza di imparare ad essere dei buoni cittadini per essere anche dei buoni atleti.

Inoltre in alcune location, grazie alla collaborazione con Unicef e Osservatorio Bullismo & Doping, vengono proposti laboratori particolarmente interessanti sui diritti del bambino, sull’uso di sostanze dopanti e sull’attenzione che bisogna porre sull’utilizzo dei social network.