Confartigianato Crotone. Lucà: le imprese hanno bisogno di certezze

Crotone Attualità

“Sono stato a visitare in questi giorni festivi molti artigiani e commercianti della città di Crotone e provincia per augurare un prospero e sereno 2011 ed ho potuto constatare di persona, con molta amarezza, la desolazione e la paura del domani”.

Così, Salvatore Lucà, segretario provinciale della Confartigianato di Crotone, ha commentato, a margine di un incontro per lo scambio degli auguri di fine anno, con alcuni dirigenti dell'associazione a cui comunque ha voluto raccomandare un impegno particolare per il prossimo anno, non altro, per le sensazioni percepite.

“Gli operatori economici presenti all'incontro – si legge in una nota dell’associazione - hanno evidenziato che non ci vuole lo studio di attenti economisti per capire che le imprese calabresi e crotonesi in particolare, lasciate sole, senza aiuti e sostegni adeguati ai loro bisogni e alle loro capacità finanziarie, hanno avuto e avranno grandi difficoltà ad investire per sostenere la crescita, l'innovazione e l'occupazione all'interno delle loro attività”.

Secondo Confartigianato Crotone “Le misure agevolative più apprezzate e utilizzate dalle imprese artigiane e da tutto il mondo delle PMI, la Legge 949, meglio conosciuta come ''Credito Artigiancassa'', è ferma e un credito di imposta sugli investimenti e sulla nuova occupazione non è preso nella giusta considerazione”.

Nel Mezzogiorno, questo spaccato imprenditoriale composto da micro e piccole imprese fino a 20 addetti, sono circa 1,3 milioni pari al 98,7% del totale delle imprese meridionali e occupano 2,7 milioni di persone, pari al 71,6% del totale degli addetti nelle regioni del Sud.

“Gli imprenditori – continua la Confartigianato - sperano che la politica possa mettere a disposizione delle imprese risorse erogate in modo automatico, senza graduatorie e fuori da ogni condizionamento, sia sugli investimenti oltre che naturalmente per le nuove assunzioni. L'utilizzo di risorse finanziarie congrue per simili operazioni metterebbe finalmente all'angolo quegli imprenditori che per anni nella nostra Regione hanno abusato di tutti quei finanziamenti che hanno creato di fatto una forte disparità tra coloro i quali fanno veramente imprenditoria ed altri che hanno utilizzato le risorse pubbliche solo per fini e scopi personali. In sintesi un credito d'imposta dedicato alla nostra Regione ed un aiuto concreto sull'accesso al credito e sul costo del denaro – conclude - potrebbero essere i più importanti presupposti per intraprendere un concreto percorso di sviluppo e benessere. Le imprese hanno bisogno di certezze, di stabilità e di una politica economica che porti le nostre aziende ai livelli di efficienza e di produttività delle altre consorelle del nord, fuori naturalmente da ogni clientelismo.”