Ecomafie. Azione Identitaria, Turtoro: “Ministro Costa venga in città”
“La Calabria “vanta” il primato delle “navi dei veleni” e morti sospette, come quella del capitano De Grazia (che quel maledetto dicembre, si recava a La Spezia proprio per verificare, per conto della Procura di Reggio, la pista sul traffico via mare di scorie tossiche. In questo traffico, si sospettò, all’epoca, che fosse coinvolta anche la Jolly Rosso, una sorta di “nave a perdere”, da portare al largo e da inabissare col suo carico pericoloso) non possono che confermare che, nonostante archiviazioni di inchieste e tentativi di insabbiamento di indagini da parte di certa magistratura, l’esistenza di un legame tra ‘ndrine e certi spezzoni “proibiti” dello Stato”.
Alla luce di questi fatti, la nomina a ministro dell’ambiente del generale Sergio Costa è accolta positivamente da Paola Turtoro membro di Azione Identitaria Calabria.
“In Calabria esistono tante “terre dei fuochi” – prosegue la nota - sia note che volutamente ignote, come a Crotone dove, con materiale tossico proveniente dalle vecchie fabbriche, si sono costruite strade ed edifici (anche scolastici) e dove una multinazionale (l’Eni) continua incontrastata a decidere l’infausto destino di morte dei crotonesi”.
“A Crotone, ad oggi, nessun riflettore serio è stato acceso per far sì che si proceda ad una vera bonifica del territorio ma, mentre i reparti oncologici italiani si riempiono di vittime crotonesi, si procede per “slogan e false bonifiche”, con la complicità di tutte le figure istituzionali. Partendo da Crotone come prima visita ed impegno istituzionale darebbe prova di voler davvero fare la differenza con tutti i colleghi che lo hanno preceduto poiché, per il ruolo che ora ricopre, non può avallare ad altri questo compito e può quindi farsi carico di tutti gli strumenti che necessitano affinché Crotone possa finalmente spogliarsi del primato negativo di città calabrese più inquinata”.