Finanziamento regionale sui piccoli comuni, Pappaterra (Aci): occasione di rinascita
«Esprimo grande soddisfazione nei confronti della giunta regionale, nella figura del presidente della regione Calabria Mario Oliverio, per aver adottato questo deliberato che stanzia 100 milioni di euro per i piccoli comuni».
Un atto che «rappresenta una linea politica molto forte perché finalmente da grande vigore a quella che deve essere l'azione politico programmatica delle amministrazioni locali e dei piccoli comuni che oggi sono in forte difficoltà a causa di un combinato disposto che li rende sempre più deboli». Paolo Pappaterra, vice sindaco di Mormanno e delegato per i piccoli comuni dell'Anci, sottolinea il momento che vivono le aree interne ed i piccoli borghi stretti a tenaglia tra «il grande fenomeno dello spopolamento» e «i mancati insediamenti produttivi che fanno diventare meno attraente i piccoli centri».
La decrescita molto può essere senza dubbio invertita con «questo fondo regionale, unito ai finanziamenti dello Stato, che rappresenta senza dubbio - aggiunge l'amministratore - una grande occasione di rinascita». Questi fondi deliberati ieri dalla giunta regionale su espressa sollecitazione del Presidente Mario Oliverio se «spesi bene e con progetti che guardano al meglio e lungo periodo» possono davvero costruire per i piccoli borghi e le aree interne quel «valore aggiunto che ci permette di ragionare anche in termini di associazioni tra comuni» per costruire una rete di «progetti condivisi» che possa dare alle nostre comunità maggiore «consapevolezza ed attrazione sulle nostre specificità e punti di forza». I borghi e le aree interne sono oggi una «meta turistica alternativa alle coste» e necessitano di un «miglioramento dei servizi» per diventare davvero modello di valorizzazione e riqualificazione attraverso una «riconversione qualificata dei servizi».
Da questo fondo «si può ripartire per dare maggiore appeal alle nostre comunità puntando sulla valenza culturale, la grande filiera enogastronomica, l'agricoltura che a Mormanno sta puntando l'attenzione sulla filiera del Poverello bianco e della Lenticchia di Mormanno». Da oggi non «abbiamo più alibi. Tocca a noi amministrazioni locali realizzare progettualità (anche condivise) che sappiano dare una prospettiva di sviluppo per i nostri centri, sapendo riconoscere il grande valore che può avere l'identità ed il territorio».