Criticità a Sambatello e Gallico. Riunione del Pd, Falcomatà: “cooperazione al centro”
Associazioni, Amministrazione Comunale e Città Metropolitana si sono riunite nei giorni scorsi nella sede del Pd reggino, per apporre una soluzione al crescente degrado che caratterizza Gallico e Sambatello.
“Il territorio di Gallico-Sambatello – ha detto il Segretario del Pd Natale Pensabene – ha bisogno di mantenere, o meglio, di ridisegnare il suo profilo d’identità, come condizione necessaria per ripensare lo sviluppo a seguito della costituita Città Metropolitana”.
Nel documento, elaborato dagli appartenenti al Circolo Pd, sono emersi interventi capaci di ridefinire dall’interno il territorio, per riscoprirne il ruolo che Gallico e Sambatello devono avere nel futuro tenendo conto del legame con il mare e con i paesi vicini che può rappresentare il riferimento per azioni e strategie ad ampio raggio mantenendo le specificità territoriali, le caratteristiche e le peculiarità rafforzando la vocazione e pensando all’esatto posizionamento delle risorse in funzione di un più ampio disegno di rilancio.
“Nell’ottica di ottimizzare le risorse e i servizi, è stato rimarcato - sarà aperto un dibattito costruttivo con gli abitanti delle diverse zone (Gallico, Sambatello, Diminniti e S. Giovanni), in direzione di una riduzione del divario fra centro e periferia. Questi saranno i primi passi che saranno fatti e che culmineranno con un incontro pubblico dove saranno esposti, le nuove linee di sviluppo di questo territorio che serviranno per dare un ruolo, per gli anni a venire, che ci consentirà di elaborare una strategia concreta e operativa, suddivisa in Interventi a medio e lungo termine e interventi immediati. Quelli a lungo termine vanno dal settore delle infrastrutture viarie che serviranno a migliorare le condizioni di percorribilità a quello della cultura; dalla riqualificazione ambientale della fascia costiera con particolare attenzione all’erosione della costa; ai trasporti urbani; ai servizi per i cittadini degli Uffici Comunali locali”.
Nel documento veniva richiesto al Sindaco Falcomatà un aggiornamento sui seguenti problemi: Rimodulazione progetto Ponte Torrente Scaccioti; Realizzazione Ponte Gallico; Interventi di manutenzione straordinaria su alcune vie di Gallico che dovrà effettuare l’Anas tra cui quella principale Via Nazionale Gallico (SS 18); Approvazione perizia di variante e ripresa lavori Via Anita Garibaldi; Sgombero delle frane nel tratto Sambatello-Mulini di Calanna (parte comunale e parte ex provincia); Realizzazione lavori di adeguamento delle Scuola Boccioni e Passo Caracciolo; Progetto lavori strada di accesso e ampliamento cimitero di Sambatello; Completamento teatro Gallico.
Il documento si concludeva con la richiesta, in vista della stagione estiva, di interventi urgenti e immediati per risolvere i seguenti problemi: Pulizia spiaggia lungomare di Gallico; Riparazione perdite di acqua potabile e ove possibile sostituzione del tratto di condotta; in attesa dell’avvio dei lavori del Ponte Scaccioti asfaltare via Cappelleri; Taglio erbe e riparazione buche lungo le strade dell’intero territorio; Realizzare senso rotatorio Passo Caracciolo, ingresso scuola; Custode Cimitero di Sambatello; Sostituzione delle lampadine nell’impianto di illuminazione di tutto il territorio.
L’incontro, coordinato dall’architetto Matteo Gangemi, dopo la relazione del Segretario Pensabene, ha visto protagonisti i cittadini: Paolo Chirico, Oreste Pennestrì, Antonio Benestare, Fortunello Errigo, Domenico Colacresi, Ivana Aragona, Domenico Luppino, Domenico Pensabene, Claudio Calabrese, Domenico Giandoriggio e Domenico Idone che nei loro interventi hanno ribadito le problematiche espresse nella suddetta relazione. All’incontro ha partecipato Antonino Castorina, Delegato al Bilancio della Città Metropolitana e Capogruppo PD al Consiglio Comunale.
Nell’intervento del Consigliere Comunale, Francesco Gangemi, viene evidenziato, nonostante le difficoltà economiche, l’impegno dell’Amministrazione Comunale per la soluzione dei problemi della città e in particolare del territorio gallicese e sambatellino. In sintesi, si tratta, ha detto Gangemi, di “un disegno progettuale che tiene insieme le diverse azioni di governo: quella impegnata sul versante del presente (la manutenzione, la messa in sicurezza e la valorizzazione delle risorse esistenti) e quella dello sguardo al futuro, ovvero l’immaginazione del “Comune che vorremmo” in termini di servizi, vivibilità, ambiente e paesaggio”.
A concludere l’incontro è stato il Sindaco Falcomatà che, tra l’altro, ha detto: “per migliorare il luogo in cui viviamo, per far crescere Reggio dobbiamo prima di tutto crescere noi. E’ importante l’attività di controllo svolta da chi è preposto, ma sarà decisivo per rendere questa città più bella e accogliente fare tutti un piccolo sforzo in più. Dobbiamo coltivare un’appropriata cultura della responsabilità, quel senso civico che ci spinge a curare e sentire nostro il bene comune, la consapevolezza che proteggere il bene comune significa scommettere sul futuro di questa terra. Ognuno deve fare la sua parte, sia rispettando le regole sia segnalando comportamenti non conformi al vivere civile”.
“Siamo tutti chiamati, - ha detto ancora Falcomatà - a contribuire al bene comune, nei modi che ciascuno di noi è in grado di offrire, ma soprattutto mettendo al centro lo scambio di idee, la cooperazione e l'azione proiettata verso il futuro. Non dobbiamo accontentarci del minimo indispensabile, dobbiamo puntare a costruire una città vivibile e socialmente attivo, a restituire a questa zona un percorso di sviluppo che tenga insieme le necessità sociali dell’equità, della sostenibilità e dello sviluppo, della partecipazione democratica e delle pari opportunità.
Rendere questi centri più aperti, più vivaci, creando fermento culturale e sollecitando costantemente l'interesse di tutti verso le questioni che incidono sulla quotidianità, sulla base di un’idea del lavorare insieme che per noi rappresenta il vincolo a cui subordineremo il processo decisionale, un modo trasparente per decretare definitivamente la fine dei vecchi riti delle trattative infinite, dell’assenza o anche solo del ritardo di scelte”.
Concludendo Falcomatà ha detto: “benché le risorse finanziarie siano limitate, è possibile riqualificare gli aspetti principali della vita di queste comunità che riteniamo possano essere risolti in tempi brevi”.