La compagnia Skandengerg colpisce nel segno col musical Hair Spray
Un grande successo per il debutto, ieri sera, al Cine-Teatro Garden di Rende, della XIII produzione della compagnia Skanderberg. Una serata dedicata alla danza, un sold out per gli allievi della Scuola d’arte di Mirella Castriota. Questa volta una bella sfida quella di portare sulle tavole del palcoscenico la favola moderna di Tracy. Lunghi applausi e tante risate per lo spettacolo diretto da Patrizia Castriota e Luca Ziccarelli.
La direzione artistica è di Mirella Castriota, la direzione tecnica è affidata a Gianfranco Mastroianni e Antonio Molinaro. Sono numerose le produzioni teatrali presentate in questi anni dalla compagnia: da “Alleluja Brava gente”, “Rugantino”, “Se il tempo fosse un gambero”, al musical della Disney “Il Re Leone”, “Mary Poppins” e l'epopea biblica “Mosè”, fino alla romantica commedia “Un paio d'ali”, il ritorno di Garinei e Giovannini con “Rinaldo in campo” e l'opera francese “I Miserabili”.
Uno spettacolo ispirato all'irriverente musical del 1988 diretto da John Waters. La messa in scena, firmata dalla Compagnia Skanbderberg, ripropone fedelmente le celebri canzoni della pellicola, scritte da Marc Shaiman con la scenografa Alessia Lucchetta. I dialoghi originali del musical sono tradotti e riadattati da Luca Ziccarelli.
“Grazie ai suoi fondali – spiega la regista Castriota – siamo riusciti a riportare sul palco il set televisivo del Corny Collins Show. I ragazzi si sono divertiti tantissimo a indagare un musical trasgressivo e dai temi di disarmante attualità – e aggiunge – una bella avventura per i nostri giovani interpreti misurarsi con i brani blues”. Il musical Hairspray è ambientato a Baltimora nel 1962. L'adolescente Tracy Turnblad, solare e ottimista, nonostante i chili di troppo (interpretata da una talentuosa Maria Assunta Castellano) è un'ottima ballerina e sogna di poter partecipare un giorno al programma musicale della televisione locale, il Corny Collins Show.
Allo show partecipano giovani ballerini bianchi, che frequentano la sua stessa scuola, tra cui Link (il bravo Massimiliano Spadafora) del quale Tracy è segretamente innamorata, e Amber (la convincente Maria Teresa Infelise) figlia della snob e competitiva Velma Von Tussle (nei suoi panni una perfida quanto simpatica Cristina Aiello) direttrice del programma. Ai neri, ancora discriminati, è riservato il Negro Day una volta al mese, ma Tracy è a favore dell'integrazione razziale: infatti a scuola, quando viene messa in punizione, fa amicizia con un gruppo di ragazzi neri che sfruttano ballando le molte ore di punizione che ricevono.
Quando Brenda, una delle star, abbandona il programma, la produzione decide di tenere un'audizione per trovare un nuovo volto da lanciare e Tracy, inizialmente osteggiata e derisa dalle Von Tussle e senza il consenso della madre, viene notata dal presentatore Corny Collins (Gianmarco Marcianò), di vedute molto più aperte, grazie ad alcuni passi di danza imparati dall'amico nero Seaweed ed entra così a far parte del cast del programma.
Il suo successo è così grande che Tracy chiede alla madre Edna (un'ottima interpretazione di Luca Ziccarelli) di farle da agente, convincendola a uscire finalmente di casa dopo 11 anni di auto-reclusione per la vergogna della propria obesità. Amber e sua madre cercano in ogni modo, ma senza riuscirci, di creare problemi nella sua famiglia: sono infatti invidiose del successo di Tracy e temono che lei possa battere Amber al concorso di ballo Miss Lacca Teenager che sarà tenuto dal Corny Collins Show. Nel frattempo Seaweed e Penny (rispettivamente Giorgio Lombardo e Giulia Catanzariti), la migliore amica di Tracy, si innamorano; Link ha inizialmente una relazione con Amber, ma in seguito anche Tracy comincia a veder avvicinarsi il suo sogno d'amore. E' da qui che ha inizio la favola moderna di Tracy. Set televisivi, aule di punizione, twist, marce contro il razzismo e tanta lacca per capelli. Questi gli ingredienti di Hairspray, special guest dello spettacolo: Elisabetta Eneh direttamente da The Voice.
Ad entusiasmare il pubblico, gli indimenticabili brani del mitico musical. Lunghi applausi per “Good Morning Baltimore”, “Hairspray ”, “Welcome To The 60's ” e “Mama, I'm A Big Girl Now”. Coreografie dinamiche che rendono omaggio alle scene della pellicola resa celebre da John Travolta e Michelle Pfeiffer, nell'ultima versione del 2007. Ad entusiasmare la platea è l'efficace quadro corale della marcia per l'integrazione nata dalla protesta di Tracy, sullo sfondo scorrono le immagini di Nelson Mandela e Martin Luter King.
“Abbiamo voluto raccontare un capolavoro del cinema hollywoodiano e un grande musical - racconta la regista – una bella favola per tutta la famiglia – e continua - anche questa volta, i ragazzi si sono messi in gioco. Il nostro impegno è quello di formarli come giovani artisti completi. E' fondamentale conoscere i grandi classici del teatro. Un esercizio di stile necessario per il bagaglio culturale di un futuro ballerino e attore. Siamo particolarmaente fieri dell'interpretazione di Maria Assunta Castellano nei panni della solare Tracy”.
Senza ombra di dubbio è la danza al centro della messa in scena della Compagnia Skanderberg. Le coreografe Angela Tiesi, Lia Molinaro, Patrizia Castriota e Francesco Mastroianni hanno montato pezzi di grande impatto all'insegna della commistione tra danza moderna, tip tap e contemporanea. A tenere le fila dello spettacolo, diretto da Patrizia Castriota e Luca Ziccarelli, i bravi Maria Assunta Castellano (una convincente Tracy) e Luca Ziccarelli (un'esilarante Edna) con loro Massimiliano Spadafora (un intenso Link). Con loro: Gianmarco Marcianò (Conny Collins). Divertente la coppia Ziccarelli e Pietro Scarnati rispettivamente madre e padre di Tracy.
“Siamo giunti alla XII produzione e anche questa volta i nostri ragazzi hanno dato il massimo - commenta Mirella Castriota - un magnifico cast che ha dimostrato maturità e voglia di mettersi in gioco. Si tratta di uno spettacolo divertente ma estremamente complesso - e conclude - i nostri ragazzi sono pieni di entusiasmo, si sono misurati con un'opera difficile siamo fieri del risultato che hanno raggiunto”.