Vibo. Cciaa, famiglia al centro con il libro di Ettore Gassani
Gian Ettore Gassani- Presidente dell’Associazione Avvocati matrimonialisti italiani con il suo libro “C’eravamo tanto aRmati – Storie di Cuori spezzati”, venerdì scorso è stato ospite d’eccellenza presso l’ente camerale vibonese che ha promosso l’iniziativa con il Museo Limen e il Sistema Bibliotecario Vibonese.
Gassani, noto professionista e ospite di importanti programmi TV, dopo i saluti del presidente dell’Ente Antonio Catania, la presentazione di Donatella Romeo–Museo Lìmen e l’introduzione al libro di Pino Altieri - Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Vibo Valentia, ha iniziato a parlare intervallando liberi interventi con risposte mirate alle specifiche domande di Cataldo Calabretta, avvocato e opinionista TV.
Tanti i temi della società moderna legati ai rapporti di coppia, che si logorano e poi finiscono; a quelli con i figli, usati spesso, nelle separazioni, come arma di vendetta reciproca tra coniugi; alla condizione delle donne, vittime di violenza fino al femminicidio, e a quella dei giovani sempre più assorbiti da un mondo virtuale che diventa rifugio, tanto da rendere fragili emozioni e rapporti interpersonali, fino ad un pericoloso isolamento psicologico e sociale.
In tutto questo, Gassani non ha mancato di sottolineare il cambiamento sostanziale della professione forense, quindi, della funzione, non solo giuridica, ma anche sociale dell’avvocato.
“Questo libro – ha detto l’autore - è una memoria difensiva degli avvocati verso una società che spesso li bistratta; è un grido dall’allarme verso un sistema che non funziona, perché non c’è nulla di più violento della cattiva giustizia. Noi avvocati sentiamo questo disagio perché la toga che indossiamo non è per noi un pezzo di stoffa ma una seconda pelle. Ecco perché – ha precisato Gassani- siamo in continua evoluzione e, oggi più che mai, l’avvocato matrimonialista è una figura specialistica dalle competenze complesse, occupandosi di diritti, doveri e di affetti che riguardano il nucleo familiare, e ogni suo singolo componente, sia da un punto di vista giuridico che economico e sociale”.
Partendo dalla sua consolidata esperienza, il noto matrimonialista ha poi spaziato in campi di grande attualità, rivendicando il suo ruolo e quello dell’avvocatura in due grandi battaglie, la legge sul “dopo di noi” e sulle unioni civili, che hanno consentito di superare, ha detto “una lunga storia di diritti negati, di solitudine, di insensibilità, a dimostrazione che quando l’avvocatura è attenta si alza l’asticella dei diritti civili”. Gassani ha poi sostenuto con forza la necessità dell’istituzione di un Tribunale per la Famiglia “che eleverebbe certamente il livello tecnico, etico e deontologico degli avvocati che, nella trattazione di cause così delicate non devono mai essere scrivani dei clienti e portatori della loro vendetta, ma devono limitare i termini delle contese, soprattutto quando oggetto delle stesse sono i minori”.
E sulla violenza consumata sul web è stato chiaro: “nessuna attenuante, ma sicuramente più attenzione verso i ragazzi, che vanno educati fin dall’età scolare e vanno sottratti all’indifferenza, così come bisogna cambiare il senso dell’onore e del possesso, soprattutto degli uomini, ma anche la cultura delle donne che pensano ai figli come beni di proprietà”.
Insomma, tematiche importanti, dalle tante sfumature che, comunque, Gian Ettore Gassani ha trattato con autorevolezza e passione, confrontandosi, poi col pubblico presente, particolarmente partecipe, interessato e ammirato.