Celebrata a Taverna la 96ª giornata mondiale delle migrazioni
Una chiesa gremita di bambini, giovani, famiglie, anziani in festa: questo lo scenario della 96a Giornata mondiale delle migrazioni, dal titolo "Il minore migrante rifugiato, una speranza per il futuro", celebrata domenica scorsa a Taverna presso la Parrocchia Santa Barbara in una Santa Messa presideduta da Sua Eccellenza Mons. Antonio Ciliberti e contemporaneamente in tutto il mondo. L'iniziativa promossa dall'Ufficio diocesano Migrantes dell'Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace, nelle persone di Teresa Melissari, Massimo Martelli e Sergio Cosentino, rientra tra gli appuntamenti consueti di sensibilizzazione della cittadinanza ai temi della migrazione.
La scelta di Taverna quest'anno è stata premiata dall'organizzazione del locale parroco Don Mario Spinocchio il quale ha predisposto una liturgia stracolma di gesti e simboli a comprensione dei tantissimi bambini e famiglie presenti, dalla intronizzazione dell'anfora dell'acqua santa con la quale è stata aspersa l'assemblea alla preghiera dei fedeli in lingua rumena, brasiliana, russa, albanese e congolese, dai segni dell'offertorio portati in dono dai bambini coi rispettivi genitori, dottore, imprenditore, insegnante, sindaco e insegnate di religione per sancire i diritti che tutti i minori migranti hanno nel nostro paese: diritto ad una famiglia, alla salute, ad una casa, allo studio, alla cittadinanza, alla religione fino alla scelta, non ultima, di vestire da angioletto i bambini più piccoli del paese per offrire in dono la vita dei tanti "angioletti" migranti, morti nelle peripezie della ricerca di un paese più giusto, più solidale, più accogliente dei loro paesi di provenienza fatti di guerra, miseria, carestie, sopraffazione.
Mons. Ciliberti, visibilmente entusiasta della liturgia messa su dal parroco, ha ricordato ai fedeli che il "diverso" è colui che ha qualcosa che noi non abbiamo e che il binomio imprescindibile dettato dalla cultura razionale dei nostri tempi passa necessariamente dalla sussidiarietà e dalla solidarietà. Ad accogliere il vescovo in rappresentanza della cittadinanza tavernese vi erano l'Assessore Eugenio Canino e il baby sindaco Barbara Lia .
Il tema della Giornata Mondiale delle Migrazioni per il 2010 si è concentrato sulla figura del minore come "speranza per il futuro". Spesso si pensa che i bambini e i giovani siamo il nostro futuro e che loro abbiano la forza di migliorare il nostro mondo. Tuttavia il mondo non è nostro; il futuro è più loro che nostro. Per questo è importante sottolineare che i bambini hanno un diritto fondamentale: hanno il diritto di vivere il proprio futuro e di guardare a questo con fiducia e speranza. Questo è ancora più sentito se il minore è migrante e quindi vive in una situazione di precarietà, e aggravato se il suo passato è segnato dalla fuga come avviene per il rifugiato.