Beccati a innaffiare una coltivazione di canapa. Sette arresti a Laureana di Borrello
Coltivazione e produzione di canapa indiana. Con questa accuse i carabinieri di Gioia Tauro hanno arrestato sette persone, con la collaborazione dei colleghi dei Cacciatori e dell’ottavo Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia.
Nel corso di una vasta operazione di rastrellamento che ha interessato le aree pre-aspromontane, i militari hanno individuato - in contrada Fondosignori di Laureana di Borrello - un fondo agricolo dove, tra la fitta vegetazione, era stata realizzata un’estesa piantagione di canapa indiana.
Durante il controllo, sono stati sorpresi i sette mentre estirpavano e defogliavano le piante, tutte in perfetto stato vegetativo, dell’altezza media di un metro e 70 circa ed alimentate da un unico sistema di irrigazione ad acqua.
Le successive operazioni di perquisizione e di rastrellamento dell’intera zona hanno permesso poi di trovare, nelle immediate vicinanze del sito, un casolare adibito a laboratorio per la lavorazione, per l’essicazione e il confezionamento della sostanza stupefacente.
Complessivamente sono state sequestrate oltre 10 mila piante, disposte su diversi terrazzamenti, e circa 30 chili di marijuana, posta in cassette di plastica, già defogliata e pronta per essere essiccata.
La droga sequestrata, una volta immessa nel mercato della droga, avrebbe fruttato 3 milioni di euro.
In manette sono quindi finiti: Roberto Cutano, 50enne di Polistena; Giuseppe Mesiti, 30enne di Bovalino; Antonio Mesiti, 38enne di Ardore; Antonio Ciurleo, 27enne di Polistena; Antonio Giampaolo, 52enne di Bovalino; Cristea Miha Merisor, 33enne rumeno; Constantin Merisor, 37enne rumeno.
Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati così portato nel carcere di Reggio Calabria Arghillà e Vibo Valentia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Palmi che, all’esito del giudizio di convalida, ha disposto l’applicazione della custodia cautelare in carcere.