Al via il progetto “Sott’acqua insieme per vedere il mare”
Paola è la città di San Francesco, e dal Santuario che sovrasta la città tirrenica giù sin nei fondali marini, preponderante è la presenza del Santo padrone della Calabria e dei marinai. Ed è qui che ogni anno viene deposta sulla statua bronzea inabissata una corona di fiori e a farlo sono dei sub speciali. Sono i ragazzi con disabilità visiva e motoria del “Gruppo Subacqueo Paolano”, una realtà tutta calabrese che nasce nel 2008 dall’incontro dell’istruttore e formatore Piero Greco e dal compianto Giuseppe Bilotti, Presidente provinciale dell’unione Italiana Ciechi e che se prende forma nelle acque del Mar Tirreno approda su spiagge nazionali e internazionali raccogliendo meriti e riconoscimenti, tanto da essere citati in importanti tabloid come il National Geographic.
Un progetto-sogno che permette a persone portatori di handicap l’acquisizione di autonomia e abilità in acqua, o una favola come lo definiscono loro tutta da raccontare. Partita come sperimentazione sull’attività subacquea è giunta alla realizzazione di segnali tattili internazionali della subacquea per diversamente abili che fanno parte oggi del manuale della Federazione Nazionale, distribuiti in ogni kit materiale didattico, un codice gestuale tattile da usare durante le immersioni per permettere la comunicazione tra sommozzatori non vedenti e guide o in caso di scarsa visibilità.
Una favola che durante gli anni prende sempre più forma tanto da veder riconosciuta dal CONI la figura dell’istruttore con difficoltà visive, una codifica di messaggi attraverso un comune linguaggio, ed è così che parte il progetto “Sott’Acqua insieme per vedere il mare”, un vero e proprio campo scuola che trasforma Paola in un centro d’eccellenza, unico al mondo. “Non ti preoccupare di essere diverso perché diverso significa che puoi davvero fare la differenza”, questa è tra le frasi che il Presidente Bilotti amava ripetere e la differenza loro la fanno! I corsi non sono rivolti soltanto a persone portatrici di disabilità visive ma anche motorie e a ragazzi affetti da sindrome di down. Le attività si muovono con una missione e un impegno che va al di là della formazione e mirano ad abbattere barriere fisiche e psicologiche stimolando l’autostima di questi ragazzi così da facilitane l'integrazione sociale cercando di renderli quanto possibile autosufficienti.
Ma se a livello internazionale si guarda con ammirazione, come esempio da replicare, in Calabria pochi conoscono questa realtà e le difficoltà soprattutto economiche si fanno sempre più pesanti, tanto da costringere l'Associazione a vendere parte delle proprie attrezzature e dei beni pur di proseguire. Ma le favole belle hanno sempre il loro lieto fine! Ed è bastato puntare i riflettori su Piero Greco e i suoi ragazzi, dargli voce, chiedendo alle istituzioni e al mondo della politica di farsi carico delle istanze e della missione che sorregge la ONLUS, che per il 2018 aveva annunciato la non possibilità di organizzare il consueto corso. A rispondere al loro SOS il consigliere regionale Giuseppe Aieta che coinvolgendo l’intero Consiglio Regionale è riuscito a reperire la somma necessaria per scongiurare la chiusura del progetto.
Dal 14 al 23 luglio, il campo animerà non soltanto l’estate paolana ma ambiziosamente sarà itinerante e toccherà altre spiagge della Calabria. Mentre lunedì 16 Luglio, presso la sede dell’Associazione sita in via Lungomare San Francesco di Paola 74, si terrà una conferenza stampa di presentazione del Campo 2018 e di altri progetti che vede impegnato il Gruppo Subacqueo Paolano in sinergia con altre realtà sociali. Regione Calabria, Comune di Paola, Associazioni del mondo no-profit del territorio e nazionali daranno il benvenuto agli iscritti, ai ragazzi e alle loro famiglie. “Oggi ho tenuta stretta a me, nel mare, la tua felicità. Grazie per avermi dato questo privilegio. E nel mare che così tanto hai amato, Pino amico mio, con i tuoi figlioli, abbiamo voluto ricordarti”, questo il messaggio di cordoglio lanciato da parte dell’istruttore Piero Greco, per la perdita dell’architetto Giuseppe Bilotti, a cui sarà dedicato questa nuova favola.