Il plauso di Morabito (Pd) per la nomina di Cuperlo in segreteria nazionale
“L’assemblea nazionale di sabato scorso ha rappresentato un passaggio fondamentale per la ricostruzione del Partito democratico che ha eletto come segretario Maurizio Martina, a cui va il mio in bocca al lupo personale e quello della sinistra Dem calabrese”, - ad affermarlo è l’ex presidente della provincia e componente dell’assemblea nazionale Pinone Morabito.
“Il cambio di passo - afferma il componente dell’assemblea nazionale Morabito – nei fatti è stato dimostrato dalla costituzione di una segreteria nazionale plurale e rappresentativa di tutte le aree politiche, per questo sono convinto che serva un percorso di rigenerazione per un nuovo protagonismo del centrosinistra, sapendo che il primo obiettivo è impedire che il blocco gialloverde, oggi pieno di contraddizioni, si consolidi e che il Paese e la Calabria siano consegnati a una destra autoritaria con l’egemonia della Lega”.
“Il coraggio dimostrato da Maurizio Martina – prosegue la nota - nel nominare Gianni Cuperlo come “responsabile Riforme e Alleanze e partecipazione” della segreteria nazionale del Partito Democratico, dimostra come ancora nel Pd ci sia la speranza di un partito plurale, che vuole sostenere e mettere al servizio di questa comunità le sue migliori risorse ed intelligenze”.
“Ho sostenuto Gianni Cuperlo quando si è candidato alle primarie - afferma Morabito - e con lui e tanti amici e compagni da quel momento condivido l’esperienza di Sinistra Dem, rete di cui sono anche il coordinatore della mia Regione, dunque la sua nomina riempie me e i tanti che ci hanno sempre creduto di orgoglio e soprattutto di speranza per un Pd nuovo e credibile”.
“Abbiamo la necessità di ripartire e di non perdere le ragioni di un impegno, di un insieme di valori che contraddistinguono la sinistra- prosegue Morabito - e proprio per questo chiederò alla nuova segreteria nazionale a guida Martina il prima possibile di individuare, come lo si è fatto a livello nazionale anche a Reggio ed in Calabria, un nuovo gruppo dirigente che sia frutto di una sintesi tra le varie sensibilità presenti e che abbia la capacità di ripensare profondamente il ruolo del Partito democratico e la sua organizzazione per tornare ad essere indispensabile strumento di giustizia e dignità per tutti I calabresi”.
“Infine sono convinto che debba essere al più presto celebrato il congresso nazionale e regionale – termina - un congresso che non si riduca alla semplice elezione del segretario, ma che sia un congresso costituente che riscriva i valori e le linee di un programma politico adeguato alle sfide del terzo millennio”.