Bando Borghi della Calabria, Gallo: tempi stretti, Comuni in affanno
Il bando, dopo mille peripezie, finalmente c’è. Ma i tempi stretti per la presentazione delle proposte progettuali da parte dei Comuni rischiano di renderlo inutile. Meglio, allora, disporre una proroga dei termini, magari al 30 settembre.
Lo chiede il consigliere regionale Gianluca Gallo, portando all’attenzione della giunta regionale una serie di segnalazioni raccolte tra i sindaci di numerosi Municipi calabresi.
«I due bandi, in particolare quello sostenuto con 100 milioni di euro per la valorizzazione turistica e culturale dei borghi calabresi – afferma il capogruppo della Cdl – rappresentano un’opportunità importante per tantissime realtà territoriali che ad essa guardano come occasione per promuovere nuove forme di ospitalità, di intrattenimento e socialità, attraverso la tutela e l’uso consapevole dei beni storici, architettonici e paesaggistici. Tuttavia, tali importanti finalità rischiano di non poter essere colte appieno per questioni di ordine burocratico».
A pesare, soprattutto, la ristrettezza dei tempi utili alla elaborazione presentazione delle proposte progettuali da sottoporre a richiesta di finanziamento. «Il termine utile – evidenzia Gallo – è stato fissato alle 17 del 30 luglio. Una scadenza troppo ravvicinata rispetto alla pubblicazione del bando, risalente alla fine di giugno, rispetto alla quale tanti sindaci hanno già fatto sentire la loro voce, richiedendo un comprensibile differimento.
Ne ho già parlato anche con l’assessore alla pianificazione territoriale e urbanistica, Franco Rossi, che ha mostrato di ritenere fondate dette preoccupazioni e mi ha garantito impegno e disponibilità ad approfondire la fattibilità di eventuali iniziative nel senso auspicato dai Comuni. Lo ringrazio per la sensibilità istituzionale manifestata e mi auguro che si possa giungere quanto prima ad una decisione che, per le ragioni esposte, sarebbe opportuna».
In campo c’è già una data: 30 settembre. «Ho richiesto all’assessore – conclude Gallo – di voler verificare la possibilità di un differimento dei termini al 30 settembre: anche sulla base dei colloqui intercorsi con diversi primi cittadini, la ritengo personalmente quella più idonea a garantire sia la celerità nella definizione del bando sia l’interesse dei Comuni a poter partecipare ad esso. Valuterà la giunta regionale: l’importante è che una decisione venga presa presto e si riveli utile per i Comuni calabresi».