RiaceinFestival, tre gli eventi cardine: un film una pièce teatrale ed un concerto
Un’iniziativa quella del RiaceinFestival, dalla forte connotazione interculturale parte a Riace e che si incentra su tre eventi cardine, realizzati con il patrocinio della Regione Calabria, Rete Comuni Solidali, Asgi-Associazione Studi Giuridici Immigrazione e Associazione Città Futura Don Giuseppe Puglisi Riace, la rete del Caffè Sospeso e sotto la Direzione artistica di Peppino Mazzotta, Chiara Sasso, Vincenzo Caricari ed il supporto di Tiziana Barillà, Roberta Ferruti, Enzo Infantino, Giovanni Maiolo.
Il 5 agosto alla Mediateca Comunale verrà proiettato alle ore 18 il film documentario vincitore del premio "Il Razzismo è una Brutta Storia" al Festival del Cinema Africano, d'Asia e America latina di Milano "Vita di Marzouk", ideato dal napoletano Ernesto Pagano, già regista di "Napolislam", finalista ai Nastri d'Argento 2016, venduto in diversi paesi nel mondo. Come "Napolislam", il film è prodotto dal partenopeo Lorenzo Cioffi per Ladoc, autore della fotografia, questa volta insieme con Rai Cinema e partner internazionali prestigiosi: David Hurst per Dublin Films, France Télévisions e da Al Jazeera Documentary Channel. Il film, che gode del contributo della Regione Campania, è stato scritto da Pagano e Cioffi insieme con il bolognese Matteo Parisini, ormai di casa a Napoli, che ne firma anche il montaggio. Musiche del protagonista Marzouk Mejri e Fanfara Station (il cui bellissimo disco è di prossima uscita per l'etichetta partenopea Agualoca di Davide Mastropaolo con Audioglobe). Il film girato tra Napoli e la Tunisia è un viaggio alla scoperta di se stessi, del dramma dell'immigrazione che ha trasformato un musicista e oggi padre, adottato da Napoli, in un uomo "dalle mani di ghiaccio".
TRAMA
Nel microcosmo del polistrumentista Marzouk Mejri si riflettono prove di integrazione quotidiana. Un padre che parla in arabo ai suoi figli nati a Napoli, la compagna, la volitiva e determinata Elvira, che non riesce più a comunicare con lui. I due entrano in crisi. Marzouk, collaboratore di musicisti come Peppe Barra, James Senese, Enzo Avitabile e la storica Nuova Compagnia di Canto Popolare, inizierà la ricerca della propria identità sulle rive del Mediterraneo. Questa volta non più da solo, ma con i due figli Alya e Jamal. Sulla tomba del nonno paterno la figlia Alya "gli domanderà con un filo di smarrimento se verrà sepolta anche lei in Tunisia oppure in Italia". Ma il futuro è un'incognita. "Questo film si propone di spogliare della cronaca lo "scontro di civiltà" - spiega il regista Ernesto Pagano - per scoprire i fili universali che tengono legate le relazioni umane. Quei fili sono i sentimenti, e soltanto dopo arrivano i punti d'incontro (e di scontro) tra le diverse culture. Quei fili sono i sentimenti, e soltanto d'incontro (e di scontro) tra le diverse culture".
Sempre il 5 agosto alle 19 all’Anfiteatro di Riace Superiore alle 21 debutta lo spettacolo teatrale Eisbolè, Invasioni Strappi Visioni di e con Fiamma Negri e Giusi Salis con le musiche di Stefano Bartoli e Alessandro Berti e la regia di Marino G Sanchi. Eisbolè è un progetto che nasce come una riflessione sulle cause delle migrazioni, un racconto con un punto di vista molteplice sulle ragioni dei grandi movimenti di persone.
Un racconto che nasce dalla collaborazione di Farm con l’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, che ha deciso di allargare il suo campo di indagine dal conflitto armato ai conflitti di tipo economico e ambientale. Eisbolè è uno spettacolo teatrale, ed è anche strumento di comprensione da utilizzare nelle scuole, nei luoghi di lavoro, insomma in spazi non teatrali: Pillole di Eisbolè. Fiamma Negri e Giusi Salis concentrano la narrazione per lasciare spazio alla riflessione al confronto al dubbio.
Alle 22,30 concerto finale a cura di: Santino Spinelli Ambasciatore dell'arte e della Cultura Romanì nel mondo. Con Alexian Group, un viaggio nei meandri della millenaria cultura romanì. Festa per Tutti: Salvini uno di noi. Santino, in arte Alexian, nasce a Pietrasanta, in provincia di Lucca, il 21 luglio 1964 ma è a Lanciano, che compirà i suoi primi studi. Frequenta l'Istituto di Stato per il Commercio "P. De Giorgio", dove si diploma con il massimo dei voti, 60/60. Ha conseguito due lauree presso l'Università degli Studi di Bologna, la prima in Lingue e Letterature Straniere con una tesi su George Borrow (1998) e la seconda, nel 2006, in Musicologia.
È fondatore e presidente dell'associazione culturale Thèm Romanò (mondo romanò). Nel 2001 viene eletto, quale unico rappresentante per l'Italia, al parlamento dell'Unione Internazionale Romaní (Iru), organizzazione non governativa con sede a Praga, attiva nel campo dei diritti dei popoli romaní, alla quale è stato garantito lo status consultivo presso alcuni organi delle Nazioni Unite. Nel 2002 Spinelli è stato docente di Lingua e Cultura Romanì (romanologia) presso l'Università degli Studi di Trieste, presso il Politecnico di Torino. Docente di Lingua e Cultura Romanì - Lingue e processi interculturali - presso l'Università degli Studi di Chieti dal 2008, ha anche tenuto un corso seminariale all'Università di Teramo nell'anno accademico 2013 e 2014. Nel 2003 viene nominato vicepresidente del parlamento dell'Iru e ambasciatore dell'arte e della cultura romani nel mondo per l'Iru e nel 2007 vicepresidente dell'Iru. È presidente nazionale della federazione FederArteRom.